Selezione di romanzi ambientati durante la Prima Guerra Mondiale

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× تاریخ 2014

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Il soldato Cola
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Puccini, Mario <1887-1957>

Il soldato Cola / Mario Puccini

Milano : Bompiani, copyr. 1978

Colloqui con mio fratello
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Stuparich, Giani <1891-1961>

Colloqui con mio fratello / Giani Stuparich ; a cura di Cesare De Michelis

Venezia : Marsilio, copyr. 1985

Con me e con gli alpini
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Jahier, Piero <1884-1966>

Con me e con gli alpini / Piero Jahier ; presentazione di Ermanno Paccagnini

Mursia, 2005

خلاصہ: Con me e con gli alpini di Piero Jahier nasce dall'esperienza dell'autore come tenente istruttore di un reparto di alpini durante il Primo conflitto mondiale. È un diario di guerra scritto al fronte, tra il marzo del 1916 e il luglio del 1917, ma è anche un diario di vita e di valori indelebili e un unicum dal punto di vista letterario, che alterna squarci lirici e poetici a momenti narrativi. È un racconto di incontri e complicità fra reclute, di fratellanza tra quegli alpini in cui Jahier ritrova i valori in cui si rispecchia: la vita degli umili, la ricerca di purezza e verità, l'amore per la montagna. Per questo chi legge il suo diario di guerra è con lui e con gli alpini.

Viva Caporetto!
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Malaparte, Curzio <1898-1957>

Viva Caporetto! : la rivolta dei santi maledetti / Curzio Malaparte ; introduzione di Mario Isnenghi

Milano : A. Mondadori, 1981

خلاصہ: Il libro racconta, in modo del tutto anticonvenzionale e con intento decisamente provocatorio (a partire dal titolo, nel quale s'inneggia alla grande - e allora recente - vergogna nazionale della rotta di Caporetto) la storia del popolo in armi, cioè della partecipazione degli italiani "all'inutile strage" (secondo Papa Benedetto XV, secondo altri la quarta guerra d'indipendenza italiana), cioè la prima guerra mondiale. La tesi di Malaparte è che la catastrofe di Caporetto nasce dall'insipienza dei generali e dall'irresponsabilità della classe politica, e salva della nazione solo i "santi maledetti" (cioè gli umili soldati di fanteria) e quei giovani rappresentanti dei ceti medi che coi soldati hanno condiviso gli orrori e le sofferenze della guerra di trincea (gli ufficiali subalterni). Nella rotta di Caporetto, Malaparte vede non la vigliaccheria dei soldati, ma l'incompetenza degli ufficiali superiori, e la ribellione della truppa a una guerra mal condotta, che fino a quel momento era costata la vita di oltre 350.000 italiani. Caporetto è quindi, secondo Malaparte, da considerare come l'inizio di una rivoluzione italiana, simile a quella russa, che però si spense immediatamente a causa della mancanza di capi che la sapessero dirigere. (da Wikipedia)

Ritorneranno
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Stuparich, Giani <1891-1961>

Ritorneranno : romanzo / Giani Stuparich

Milano : Garzanti, 1976

Le scarpe al sole
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Monelli, Paolo <1891-1984>

Le scarpe al sole : cronache di gaie e di tristi avventure di alpini, di muli e di vino / Paolo Monelli ; introduzione di Giulio Nascimbeni

Milano : A. Mondadori, 1971

خلاصہ: Uno dei più celebri ed emozionanti diari della Grande Guerra, gremito di personaggi e di episodi, dal quale emerge tutta la drammaticità e l'umanità della vita in montagna e nelle trincee: l'orrore della prima linea contrapposto al raggelante distacco degli alti comandi e delle retrovie, la morte e la giovinezza, il valore e il mugugno. Cronache scritte in presa diretta da un giornalista di rango che raccontano un mondo dove hanno posto le stragi e il desiderio delle donne, le bevute, l'arrivo della posta, la malinconia, l'eroismo estremo e la bellezza dei boschi e dei monti. Monelli non predica e non denuncia ma, semplicemente, racconta a volte amare verità, come la fucilazione di soldati, a volte episodi divertenti e ilari. Cronache, appunto, di gaie e tristi avventure di alpini, di muli e di vino.

Il fuoco
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Barbusse, Henri <1873-1935>

Il fuoco / Henri Barbusse

Kaos, 2007

خلاصہ: Henri Barbusse si arruolò a 41 anni nell'esercito francese e, benché potesse essere riformato per motivi anagrafici, servì per 17 mesi il suo paese nella prima guerra mondiale, dapprima come soldato, poi come barelliere. Il fuoco nacque da questa esperienza di trincea. Basato sugli appunti che l'autore annotò nelle tregue dei combattimenti, composto per lo più in ospedale durante le degenze, il romanzo segue in presa diretta la vita quotidiana di una squadra di fanti sulla linea del fronte, dalla fine del 1914 al dicembre del 1915. Nella terra ridotta a un ossario, cosparsa di urina e di escrementi, disseminata di povere membra dei propri compagni, in condizioni materiali di vita estreme, i soldati, in attesa della morte, sono costretti come trogloditi in caverne di fango. Sotto il comando del caporale Bertrand, conoscono l'orrore dei bombardamenti, gli attacchi con la baionetta, la presenza inquietante della morte, e i loro sogni, le loro frustrazioni, le loro ansie, il cameratismo tessono il tempo senza fine del cruento conflitto - un tempo scandito dai morti, dominato dalla pioggia e dalla melma, contrassegnato dalle granate e dalle incursioni notturne, dagli assalti frenetici messi in atto da un'umanità perduta, votata al martirio. Il fuoco attirò aspre critiche per il suo crudo realismo, ma riscosse un immediato successo di pubblico e l'apprezzamento di alcuni dei più celebri scrittori dell'epoca, tra cui André Gide, Anatole France e Romain Rolland. Tra i primi romanzi dell'epoca a proporre una nuda testimonianza sulla brutalità della guerra, rifiutando qualsiasi retorica nazionalista ed eroica, contribuì a suscitare presso l'opinione pubblica francese accesi sentimenti d'opposizione al conflitto.

L'iniziazione di un uomo
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Dos Passos, John <1896-1970>

L'iniziazione di un uomo / John Dos Passos

Piano B, 2013

خلاصہ: L'iniziazione di un uomo è il primo libro di John Dos Passos.  Come molti altri giovani americani della sua generazione, Dos Passos parte volontario per la prima guerra mondiale, ansioso di contribuire alla lotta, desideroso di azione e di avventura. Ben presto però si renderà conto del vero volto della guerra: dolore, morte e distruzione lo segneranno profondamente, e al suo ritorno scriverà questo suo primo lavoro, dove non solo denuncerà gli orrori della guerra, ma anche il capitalismo che l'ha creata e alimentata, oltre all'isolazionismo americano.

La mano mozza
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Cendrars, Blaise <1887-1961>

La mano mozza / Blaise Cendrars ; traduzione di Giorgio Caproni ; introduzione di Giovanni Bogliolo

Milano : Guanda, copyr. 2000

خلاصہ: Un romanzo intenso sulla Grande Guerra. Cendrars vi partecipò combattendo al fronte, e raccontò l'orrore, lo sgomento, le privazioni, le miserie ma anche gli slanci di coraggio, la vitalità e persino l'umorismo di soldati mandati a morire nel grande olocausto del primo conflitto. E' una rappresentazione cruda, realistica ma anche partecipe, nella quale si alternano scene terribili dei combattimenti, rari momenti di felicità delle licenze, con il soffio di speranza che comunicava ai giovani in armi.

Alta quota
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Yeates, V. M.

Alta quota / V. M. Yeates

Milano : Rizzoli, 1969

خلاصہ: Combattimenti, solitudine, fatica, paura, cameratismo, donne: tutto viene raccontato in questo classico sulla guerra aerea combattuta nel 1914-1918, basato sulle esperienze del suo autore, uno dei più valorosi piloti del Royal Flying Corps. Lo stile scorrevole, antiretorico e il suo realismo ne hanno fatto uno dei più appassionanti racconti della vita sul fronte occidentale: i rapporti con i francesi, le chiacchiere tra ufficiali, il reperimento dei medicinali, il suono del grammofono, gli sforzi dei comandanti affinché il narratore diventasse un pilota più aggressivo, la frustrazione di non riuscire ad affrontare gli avversari più agguerriti... L'autore è profondamente onesto nel raccontare lo stress crescente e lo sfinimento dei suoi amici, morti uno dopo l'altro, la sua battaglia per arrivare vivo fino alla fine e la disillusione nei confronti della guerra e dei suoi superiori. Yeates scrisse questo suo unico romanzo, che pubblicò pochi mesi prima di morire di tubercolosi, con la speranza di poter ottenere i soldi necessari per curarsi e poter provvedere alla sua famiglia. Messo poco dopo fuori commercio, durante la Seconda guerra mondiale divenne un libro di culto per i piloti inglesi, ma vendette solo un migliaio di copie e non fu ristampato prima del 1961, ottenendo finalmente il successo internazionale.

Giorni di guerra
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Comisso, Giovanni <1895-1969>

Giorni di guerra / di Giovanni Comisso

Milano : Longanesi, 2009

خلاصہ: Scritto tra il 1923 e il 1928, pubblicato nel 1930 e poi arricchito di nuovi brani fino all'edizione definitiva del 1961, questo libro, che rivelò in Comisso uno scrittore di rango, non è dunque un diario della Grande Guerra, ma il racconto di un'esperienza vissuta come avventura, non come sfida eroica. Gli occhi sono quelli di un giovane, né antimilitarista né nazionalista, per il quale la cognizione della morte e del dolore, fino a quel momento ignota, è l'occasione per tornare all'Eden dell'infanzia perduta. La gioventù dei soldati che la notte rincorrono le lucciole e il mattino si arrampicano sui ciliegi, la dolcezza delle donne friulane, i bagni estivi nel Natisone, l'eleganza degli ufficiali, la stanchezza dei reduci dal fronte scaturiscono dal racconto per forza naturale. Lo stesso può dirsi per le situazioni della guerra: la serenità improvvisa a pochi passi da un terreno devastato dai bombardamenti, la disfatta di Caporetto percepita come linea d'ombra, la solidarietà che nasce nelle pause o nei momenti più bui dell'immane e incomprensibile tragedia.

La stanza degli ufficiali
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Dugain, Marc <1957->

La stanza degli ufficiali / Marc Dugain ; traduzione e note di Serena Marrocco

Vertigo, 2008

خلاصہ: È il 1914. Nonostante sia vigilia di guerra, la vita sembra sorridere ad Adrien Fournier. Ventiquattro anni, ingegnere, ufficiale del genio, bellissimo ragazzo che ha appena incontrato l'amore. Tuttavia, appena arrivato al fronte, durante una perlustrazione, viene colpito da una scheggia di granata che lo sfigura, strappandogli la mascella superiore, il palato e parte del naso. Adrien, trasformato in un mostro, non conoscerà mai la durezza delle trincee né delle battaglie condotte nel fango, al gelo, fra ratti e pulci. Passerà in convalescenza i cinque anni del conflitto nella stanza d'ospedale riservata agli ufficiali. Una stanza senza specchi, perché lì sono ricoverati gli sfregiati dalla guerra, uomini senza volto, che non possono più riconoscersi.

Non tutti i bastardi sono di Vienna
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Molesini, Andrea <1954->

Non tutti i bastardi sono di Vienna / Andrea Molesini

Sellerio, 2010

خلاصہ: Orgoglio, patriottismo, odio, amore: passioni pure e antiche si mescolano e si scontrano tra loro, intorbidate più che raffrenate dal senso, anch'esso antico, di reticenza e onore. Villa Spada, dimora signorile di un paesino a pochi chilometri dal Piave, nei giorni compresi tra il 9 novembre 1917 e il 30 ottobre 1918: siamo nell'area geografica e nell'arco temporale della disfatta di Caporetto e della conquista austriaca. Nella villa vivono i signori: il nonno Guglielmo Spada, un originale, e la nonna Nancy, colta e ardita; la zia Maria, che tiene in pugno l'andamento della casa; il giovane Paolo, diciassettenne, orfano, nel pieno dei furori dell'età; la giovane Giulia, procace e un po' folle, con la sua chioma fiammeggiante. E si muove in faccende la servitù: la cuoca Teresa, dura come legno di bosso e di saggezza stagionata; la figlia stolta Loretta, e il gigantesco custode Renato, da poco venuto alla villa. La storia, che il giovane Paolo racconta, inizia con l'insediamento nella grande casa del comando militare nemico. Un crudo episodio di violenza su fanciulle contadine e di dileggio del parroco del villaggio, accende il desiderio di rivalsa. Un conflitto in cui tutto si perde, una cospirazione patriottica in cui si insinua lo scontro di psicologie, reso degno o misero dall'impossibilità di perdonare, e di separare amore e odio, rispetto e vittoria.

Addio alle armi
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Hemingway, Ernest <1899-1961>

Addio alle armi / Ernest Hemingway ; traduzione e introduzione di Fernanda Pivano

Milano : A. Mondadori, stampa 1993

خلاصہ: E' il 1917, Frederic Henry, un volontario nei reparti sanitari dell'esercito italiano si innamora di una infermiera inglese, Catherine. Viene ferito e Catherine lo raggiunge a Milano per curarlo e trascorre con lui l'estate. Quando viene l'autunno Catherine rivela a Frederic di essere incinta, ma lui deve partire per il fronte ed è coinvolto nella ritirata di Caporetto. Diserta e decide di rifugiarsi con lei in Svizzera per dedicarsi unicamente al suo amore, ma Catherine muore di parto con il bambino.

Il buon soldato Sc'vejk
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Hašek, Jaroslav <1883-1923>

Il buon soldato Sc'vejk / Jaroslav Hasek ; introduzione di Jaroslava Maruskova Demartis ; traduzione di Renato Poggioli (prima parte) ; e Bruno Meriggi (seconda parte)

Torino : UTET, 1981

خلاصہ: Una grande epoca esige grandi uomini. Vi sono degli eroi ignorati e oscuri... l'esame della cui indole darebbe ombra perfino alla gloria d'Alessandro Magno. Oggigiorno si può incontrare per le vie di Praga un uomo trasandato, che non sa quanta importanza abbia avuto la propria opera nella storia di un'epoca grande e nuova come questa. Egli percorre tranquillamente la sua strada, senza che nessuno gli dia noia e senza dar noia a nessuno, e senza essere assediato da giornalisti che gli chiedano un'intervista. Se gli domandaste come si chiama, vi risponderebbe con l'aria più semplice e più naturale del mondo: 'Io son quello Sc'vèik...' Con queste parole Jaroslav Hasek (1883-1923) presentava l'umile e grottesco eroe del suo romanzo, il bonario allevatore e mercante di cani, strappato alle sue pacifiche occupazioni e mandato a combattere in difesa dell'impero austro-ungarico nella Prima guerra mondiale. Preso nel vortice di avvenimenti che vanno molto oltre le sue capacità di comprensione, Sc'vèik si destreggia con un misto d'ingenuità e di furbizia, forte di quella sua obbedienza assoluta alla lettera degli ordini ricevuti che porta all'assurdo e dissolve nel ridicolo ogni autorità. Nel buon soldato Sc'vèik i lettori di tutto il mondo hanno riconosciuto un eroe sovrannazionale, il campione di un irriducibile pacifismo e antimilitarismo e un simbolo dell'inalienabilità dei diritti dell'individuo contro ogni tutela e usurpazione dittatoriale.

Fuga senza fine
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Roth, Joseph <1894-1939>

Fuga senza fine : una storia vera / Joseph Roth

Milano : Adelphi, copyr. 1976

La paura
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Chevallier, Gabriel <1895-1969>

La paura / Gabriel Chevallier ; traduzione di Leopoldo Carra

Milano : Adelphi, 2011

خلاصہ: La grande novità di questo romanzo, il cui titolo rappresentava già di per sé una sfida, era il fatto che nelle sue pagine si diceva: ho paura. Così scriveva l'autore presentando, a vent'anni di distanza dalla sua uscita, una nuova edizione dell'opera infamante che nel 1939, alla vigilia di un'altra guerra, era stata pudicamente ritirata dalle librerie. Eppure, se La paura è un libro unico, diverso da tutti quelli pubblicati a caldo per denunciare la barbarie della prima guerra mondiale, non è solo a causa dell'insolenza con cui dà voce a ciò che a detta di molti andrebbe taciuto: lo è anche, e soprattutto, per la forza visionaria della scrittura. Fin dalle prime pagine, infatti, si resta sbalorditi di fronte all'efficacia di Chevallier, il quale (accompagnando il suo alter ego dal tragicomico carnevale dell'arruolamento all'impatto con i campi di battaglia, dal lungo ricovero in ospedale al ritorno al fronte, fino al lugubre silenzio che sembra avvolgere la terra intera dopo il Cessate il fuoco!) sa coniugare con mano saldissima la verità impietosa della testimonianza con la forza affabulatrice del romanzo. E riesce a farci percepire, quasi fisicamente, l'orrore, lo sgomento e la disperazione; a farci vedere l'esplosione di luce irreale dei razzi, i cadaveri dilaniati, il labirinto silenzioso e desolato delle trincee; a farci condividere la cocciuta voglia di vivere e l'ossessiva paura di morire di tutti.

Un anno sull'Altipiano
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Lussu, Emilio <1890-1975>

Un anno sull'Altipiano / Emilio Lussu ; introduzione di Mario Rigoni Stern

7. ed

Torino : Einaudi, 2003

Franziska
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Tomizza, Fulvio <1935-1999>

Franziska : romanzo / Fulvio Tomizza

Milano : Mondadori, 1997

خلاصہ: Franziska è venuta alla luce il 1° gennaio 1990 e l'imperatore Francesco Giuseppe le ha concesso, come a tutti i sudditi nati nelle prime sei ore del secolo ventesimo, un dono di mille corone e il proprio personale padrinato. Così la figlia del falegname Skripac sarà figlioccia dell'imperatore. Fulvio Tomizza racconta la sua storia: la vita, i sogni, gli amori, le delusioni di una slovena del Carso a Trieste. Una vita come tante, ma ricostruita sulla base di lettere autentiche venute in possesso dell'autore.

La bellezza e l'orrore
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Englund, Peter <1957->

La bellezza e l'orrore : la Grande Guerra narrata in diciannove destini / Pater Englund ; traduzione di Katia De marco e Laura Cangemi

Torino : Einaudi, 2012

خلاصہ: Nell'estate del 1914 furono in tanti a salutare con gioia l'inizio della Prima guerra mondiale; si pensava che non sarebbe durata a lungo, che sarebbe stata simile ai tanti altri conflitti che avevano coinvolto in passato il continente europeo, che avrebbe anzi avuto un effetto salvifico sulle coscienze: come non ricordare Marinetti che solo qualche anno prima aveva definito la guerra la sola igiene del mondo? Nessuno immaginava che alla fine avrebbe coinvolto quasi quaranta paesi, e pochi intuirono che i tempi erano ormai cambiati, che il conflitto sarebbe stato dominato dalla tecnica, da un impiego di mezzi mai visto prima. L'esaltazione fu però di breve durata, seguita ben presto dall'apatia, dall'insofferenza per la noia di lunghe giornate trascorse in trincea senza che nulla accadesse, dalla frustrazione per la scoperta del vero volto della guerra ma anche di se stessi. Ed è la parabola che seguono anche i diciannove protagonisti, tutti realmente esistiti, di questo affresco costruito sulla scorta di lettere, diari, articoli di giornale: alcuni di loro sono direttamente coinvolti nel conflitto, la morte li sorprende a Verdun, a Ypres, sulla Somme (è qui che fanno la loro prima apparizione i carri armati), in Russia, nei Dardanelli, sull'Altopiano di Asiago, oppure nell'Atlantico dove ad attenderli sono i micidiali sottomarini tedeschi. Altri invece - come il funzionario ministeriale francese o la giovane studentessa nella Prussia orientale - vivono lontano dalle carneficine ma non sono risparmiati.