Penso che Romano Baroni abbia perfettamente ragione, e nonostante la sua sia oggettivamene una critica, come bibliotecario bresciano e responsabile di uno dei sistemi, io me ne sento in qualche modo persino lusingato, oltre che stimolato. Dal commento traspare una attenzione, una cura e direi un calore umano verso il lavoro che facciamo che è uno dei motivi per cui lo facciamo.
Ripeto che Romano Baroni, e Roberto Dal Bianco, hanno ancora più ragioni di quelle che ha esposto Romano e Roberto confermato, perché i due esempi non sono del tutto convincenti. Pur guardando a quante copie sono attualmente a scaffale e non in prestito, tenendo conto del numero molto alto di copie complessive presenti in catalogo e soprattutto del numero molto più alto ancora di prestiti che li hanno interessati nella loro "vita bibliotecaria", questi due titoli sono stati un ottimo investimento per le biblioteche bresciane. Non penso che sarebbe stata una buona scelta comperarne meno. Tra l'altro il dato veramente critico per valutare l'effettivo uso di un libro non è trasparente ai lettori e non è facile da raccogliere neanche per noi, cioè non quante copie sono attualmente sullo scaffale ma quanto tempo ci trascorrono senza essere prestate. Nei due casi citati, è un tempo basso, molto basso confrontato con quello di altri libri. Le 66 copie su scaffale di Hosseini su 246 copie totali forse sono addirittura vicine all'ineliminabile tempo tecnico fra un prestito e un altro. A Chiari, dove lavoro, questo libro non ha ancora mai visto uno scaffale che non fosse quello dei prenotati oppure - per qualche ora - quello dell'espositore "Ne hanno parlato tanto" dove, appena avvistato, è stato subito ripreso dal primo lettore che passava.
Tuttavia Romano Baroni ha ragione, perché a parte questi super-bestseller la cui vita-prestito è molto lunga e la cui funzione inoltre - mio parere - supera abbondantemente, come cercherò di spiegare più avanti, persino il numero di prestiti che fanno, a parte quelli insomma vi sono ogni anno centinaia di titoli acquistati da molte biblioteche e, dopo i primi mesi, abbandonati inerti sugli scaffali. E' un fenomeno - uno spreco - che siamo tecnicamente in grado di affrontare (grazie ai meccanismi del nuovo applicativo Clavis) ma che richiederà un accordo fra i decisori politici di tutti i comuni molto complesso e delicato da ottenere. La strada infatti è quella di una parziale ma quasi completa centralizzazione degli acquisti. Solo una centrale unica di acquisto può produrre efficacemente una politica di acquisizioni abbastanza lungimirante non solo sui titoli che si acquistano (che copra cioè esaustivamente il pubblicato d'interesse per il pubblico delle biblioteche) ma anche sul numero di copie necessarie in proporzione alla domanda effettiva misurata statisticamente e su un periodo medio. Oltre alle competenze bibliotecarie aiuterebbe, in questa azione centralizzata, la possibilità di attivare un acquisto più o meno spintamente patron-driven (cioè guidato dagli utenti stessi con i propri desiderata), il quale è già tecnicamente possibile ma anche questo richiede un accordo generale che in gran parte è ancora da costruire.
Vorrei però in chiusura della mia, come al solito, troppo lunga risposta, mettere a fuoco una funzione essenziale dei long-bestseller, come sono stati chiamati i titoli come Il cacciatore di aquiloni, il Codice da Vinci e altri fra cui quelli citati da Romano Baroni. Ad essi si possono aggiungere i i "libri di cui si parla" come per esempio, nella stagione trascorsa, La verità sul caso Harry Quebert, ma il ragionamento potrebbe estendersi a tutte le novità che incuriosiscono una larga fetta di cittadini. Questi libri hanno una funzione essenziale nell'allargare il pubblico della lettura, perché è spesso da un 50 sfumature di grigio che un non-lettore si convince ad immergersi in una attività che, fino ad allora, lo aveva lasciato indifferente. Esponendo questi libri sui nostri scaffali novità è come se ci allungassimo alla massima estensione delle nostre forze verso questi non-lettori, o lettori al limite della lettura, che magari in biblioteca ci sono capitati solo per accompagnare qualcuno, per la postazione internet, per ritirare la prenotazione di una amica. Dobbiamo disporne in sufficiente quantità. Infatti io sono persino un po' ostile all'idea di farli circolare con il prestito interibibliotecario, dove vanno a raggiungere quasi infallibilmente già forti lettori, mentre ci servirebbero moltissimo lì in biblioteca, sullo scaffale novità, ad occhieggiare verso i lettori ancora da conquistare ;-).
[Aggiunta successiva] La mia risposta mancava di una parte, quella relativa alle proposte d'acquisto toccata da Roberto Dal Bianco. Nel MyDiscovery di ogni iscritto alla Community c'è uno spazio apposito per fare proposte d'acquisto. Tuttavia ci siamo resi conto da subito che questo servizio non è efficiente come dovrebbe. Rispondendo qualche mese fa proprio a Romano Baroni ho segnalato che nelle 25 biblioteche del Sistema Sud Ovest stiamo sperimentando una gestione centralizzata di questa funzione. E' senza dubbio uno degli aspetti migliorabili del servizio che fanno le biblioteche della RBBeC.
Ultime recensioni inserite
Re: Ada e i numeri tuttofare - Diane Stanley
Sento spesso criticare le traduzioni dei titoli, ma qui Alice, sai quanto ti stimo!, non ti seguo. Può essere che la traduzione letterale fosse meglio ma penso che con "Ada e i numeri tuttofare" venga soprattutto introdotta una nota divertente, che devia l'attenzione dal Tema Difficile e Importante che emanerebbe da "Poetessa della Scienza: La Prima Programmatrice" (anche senza maiuscole). Un senso ce l'ha e dalla tua descrizione, anche in armonia con il contenuto.
Allargando il discorso: gli editori sono poi gli unici soggetti culturali italiani che debbano VERAMENTE confrontarsi con il mercato, con un riscontro di vendite alle loro scelte (lo fa spesso notare Baricco). Cosa che non devo fare io che il mio stipendio l'ho assicurato, neanche tutti gli insegnanti, nemmeno teatri e orchestre, largamente finanziati da soldi pubblici, alla fine. Da quando me l'hanno fatto notare ho più rispetto delle loro scelte anche quando mi sembrano poco corrette ;-)
Re: La voce inascoltata della realtà - Renè Girard
Gentile Bruno Tommasini, non c'era bisogno di dibattito pubblico, e neanche di favori: il suo caso è previsto ;-). Circa 10 giorni fa dovrebbe aver ricevuto un messaggio automatizzato che la avvertiva della prossima scadenza del prestito. Da quel momento, ha 10 giorni di tempo per prorogarsi da solo il prestito anche da remoto, autenticandosi sull'Opac, cliccando sulla parola Rinnova che compare nel suo MyDiscovery accanto alla data di scadenza del prestito. Ce la fa ancora entro oggi. Oppure può rispondere alla mail che ha ricevuto chiedendo la proroga: se non ci sono prenotazioni pendenti il prestito può essere senz'altro prorogato. Quanto al chiudere occhi, purtroppo siamo troppo grandi per poter risolvere le cose con il buonsenso, è una dura lezione che la gestione di una rete di 360 biblioteche che mobilita quotidianamente migliaia di titoli ci ha impartito: ogni eccezione alle regole, per quanto sia eccezione sensata, poi si paga con pasticci inestricabili e spesso non prevedibili dal singolo nodo della rete (oltre a essere comunque una ingiustizia verso chi quelle regole le ha sempre rispettate, piccola magari ma sempre ingiustizia). Se non trova le credenziali o altro, scriva alla biblioteca di Chiari o a quella di Desenzano, entro oggi la proroga si può fare.
Cordiali saluti.
Fabio Bazzoli
Responsabile del Sistema Sud Ovest Bresciano e della Biblioteca di Chiari
Corpo - Tiziano Scarpa
Be', io lo trovo geniale il video promozionale di questo libro che ha vinto il Booktrailer film festival di quest'anno, lo hanno realizzato Elena Coccoli, Gaia Di Donna, Barbara Salvalai, Valeria Ronchi e Francesco Lazzarini del Liceo Scientifico Leonardo di Brescia. Brave ragazze! (e anche al ragazzo, dai).
Se il link sopra non funziona, lo trovate qui:
https://www.youtube.com/watch?v=5ysOBvi-g04/
PS: Giovanna, ottimo e abbondante ;-)
Re: Mare al mattino - Margaret Mazzantini
Giovanna, è affascinante ma oscuro il suo commento, ci spieghi un po' meglio ;-)
Re: Il Natale di Poirot - Agatha Christie
Ma che bella recensione collettiva!
Re: Non lasciarmi - Kazuo Ishiguro
Ottimo report Alice!, ma voi altri GRUPPI DI LETTURA bresciani, che ne dite di venirci a raccontare pure le vostre conversazioni qui nella più grande comunità di lettori della provincia? Dico a voi altri gruppi del Sud Ovest ma anche a voi gruppi della Bassa Bresciana Centrale e del Sistema Nord Est per non parlare di tutti quelli che devono pur esserci sparsi per la nostra vasta provincia - checché se ne dica - molto amante della lettura!
Certo, non tutti avrete una conduttrice che vi fa delle copertine di evento FB così belle come questa che mescola la copertina del libro del mese con una foto della biblioteca di Chiari innevata ;-)

Re: Carta, forbice e pietra - Angelo Aliquò
Ci contavamo ;-). Quando viene si faccia riconoscere, mi farebbe davvero piacere stringerle la mano per tutti i bei commenti che manda!
Ma che ne dice di partecipare anche alla Giuria del premio 2017? La prima riunione è martedì 19 settembre nella biblioteca di Chiari 17.30-19.30. Servirebbe proprio una lettrice attenta come lei, precisa e a volte anche critica nei giudizi ma generosa, capace di cogliere il buono nei libri (quando c'è...).
R: Carta, forbice e pietra - Angelo Aliquò
Angelo Aliquò sarà nella Biblioteca di Chiari giovedì 28 settembre 2017, alle 21.00, per parlare del suo libro vincitore della sezione Narrativa del Premio Microeditoria di Qualità della Rassegna della Microeditoria.
Sarà intervistato da Paolo Festa, Presidente dell'Associazione L'Impronta che organizza tutti gli anni la Rassegna della Microeditoria in Villa Mazzotti. La serata fa parte infatti di un miniciclo all'interno di Un libro, per piacere! dal nome eloquente: VERSO LA MICROEDITORIA. Durante la serata, alcune pagine del libro saranno lette dale lettrici volontarie della biblioteca comunale di Chiari, le Librellule.
L'incontro fa parte di SCELTE, l'edizione 2017 della rassegna Un libro, per piacere! del Sistema bibliotecario Sud Ovest Bresciano
Due gradi - Gianni Silvestrini
Se state cercando allarmismi e scenari apocalittici, be', rimarrete delusi. Uno dei maggiori esperti mondiali di effetto serra propone qui invece una rassegna serrata delle innovazionni tecnologiche che ci consentirebbero di affrontare efficacemente il problema del riscaldamento climatico. Non nascondendosi nessuna difficoltà e senza semplificare una questione estremamente complessa, anzi fornendo una articolata descrizione scientifica ed economica dei problemi connessi, ma chiarendo che si può.
Abbiamo invitato a Chiari Gianni Silvestrini nell'ambito di Un libro, per piacere! per parlarcene, con il patrocinio di Chiari servizi e all'interno di Biblioteca Chiama terra azione delle biblioteche coordinata con Fondazione Cogeme Onlus a sostegno della sostenibilità ambientale e del riciclo.
Moltissime ultili informazioni sul libro si possono ricavare dal sito web che Edizioni Ambiente ha allestito.
Re: Faustina e Babbo Natale - Anne Wilsdorf
Accidenti, con tutte le volte che ci è passato sotto il naso non ce ne siamo mai accorti. Bisogna approfondire: Annamaria! ;-)
Re: Il profumo della luna - Selene Calloni Williams
Gentile Maura Gervasi, le abbiamo mandato una mail con indicazioni sui tempi di evasione delle sue richieste. Colgo l'occasione per informare anche gli altri lettori che il titolo è stato acquisito centralmente dal Sistema bibliotecario Sud Ovest Bresciano nell'ambito di un progetto di arricchimento delle raccolte che prevede, per esempio, la verifica dei titoli recensiti sui maggiori inserti culturali che, se non presenti nella Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese, vengono appunto acquistati e distribuiti alle biblioteche del Sud Ovest . Altri titoli acquistati in questa modalità, insieme a titoli acquisiti perché presenti in un numero insufficiente di copie, si possono vedere su questo scaffale virtuale: Altre voci, altri autori.
Re: Avrò cura di te - di Massimo Gramellini e Chiara Gamberale
Non sono poi così tante, lo possiedono solo la metà delle biblioteche della RBBC circa. Ma soprattutto, nonostante sia già al suo terzo mese di presenza nelle biblioteche (circa, è stato pubblicato a metà novembre), è in prestito in tutte le biblioteche (tranne una decina ma per i tempi tecnici fra rientro e successivo prestito) e soprattutto ha ancora 189 prenotazioni. La notorietà mediatica dei due autori e i loro rispettivi successi precedenti sono più che sufficienti a spiegare l'interesse del pubblico. Dai commenti che abbiamo raccolto anche noi in biblioteca deduco che probabilmente non si rivelerà mai una pietra miliare della letteratura. Ma interessa ai nostri lettori, ed è un prodotto editoriale più che dignitoso, io credo che per l'acquisto da parte delle biblioteche siano elementi sufficienti ;-)
Come ho già argomentato in una precedente risposta questi titoli che attraggono l'attenzione dei lettori (e magari sono comunque di qualità accettabile) sono particolarmente preziosi per le biblioteche perché ci aiutano ad attirare nella lettura quella massa di gente che, come dice Baricco, «sta in bilico, ai limiti della lettura: basta una spinta per farli precipitare nei libri». Sono proprio questi lettori deboli tra l'altro che l'ultimo sconfortante dato Istat ci ha comunicato essere in diminuzione: reggono i lettori forti (come lei, appunto, signora Gorlani), ma sono diminuiti i lettori occasionali. Prima che possiamo mettere in mano libri con più sostanza a questi lettori ci servono appunto i libri un po' televisivi, di "vetrina", dove uno riconosce un nome noto perché gli è capitato di sentire a Che tempo che fa il giornalista Gramellini, per esempio, o Chiara Gamberale alla radio. A pensarci, ce ne servirebbe anzi qualche copia in più ;-)
Re: D-day - Antony Beevor
Gentile signor Romano, mi scuso per il ritardo con cui le rispondiamo ma la sua domanda ha toccato un tasto, oltre che dolente, al centro di diversi progetti in corso e ci siamo dovuti scambiare fra operatori alcuni messaggi per chiarirci le idee. Infatti ci siamo resi conto da tempo che le proposte d'acquisto dei lettori restano talvolta senza risposta. Come Sistema Sud Ovest Bresciano ci stiamo organizzando (giusto in queste settimane) per prenderci in carico a livello centrale le richieste dei lettori alle 24 biblioteche del nostro Sistema (di cui fa parte anche la sua biblioteca di riferimento). Questo comporterà che valuteremo se i titoli proposti sono utili a svolgere il servizio di pubblica lettura delle nostre biblioteche (se non sono troppo specialistici, per esempio), avvertiremo dell'esito della valutazione i lettori che hanno sottoposto le richieste e infine della disponibilità del libro (o del DVD, o del CD musicale o ancora della risorsa elettronica) quando questo sarà acquistato e collocato in una biblioteca del Sistema. E' probabile che i tempi di questo servizio saranno difficili da preventivare ma ci poniamo l'obbiettivo prioritario di non lasciare senza risposta i lettori che si rivolgono a noi (e specialmente con un consiglio interessante come il suo che infatti, probabilmente in modo scollegato, è stato "accolto" da una biblioteca). Con gli sviluppatori del programma, inoltre, si stanno mettendo a punto nuovi strumenti di dialogo con la biblioteca di riferimento i quali dovrebbero rendere più agevole l'evasione di richieste relative appunto alle proposte di acquisto o ai prestiti in corso e alle prenotazioni.
La ringraziamo infine per le parole di elogio che ha rivolto a tutti i colleghi che cooperano per fornire un servizio all'altezza delle richieste dei lettori bresciani e cremonesi.
R: L' ultima profezia - Simona Bonariva
Abbiamo invitato Simona Bonariva a Chiari venerdì 14 marzo, ore 21, presso il salone Marchettiano (sopra alla Biblioteca) per inaugurare la Rassegna di letture spettacolari e incontri con l'autore del Sistema bibliotecario Sud Ovest Bresciano. Da questo link potete scaricarvi la locandina con l'elenco delle serate e da quest'altro il programma completo.
Copio il testo dal manifesto della serata:
Re: Come un fiore ribelle - Jamie Ford
Ringrazio anche qui Antonia per la sua come sempre precisa, onesta e soprattutto invogliante recensione.
Provo anche a rispondere alla sua stimolante domanda sul titolo, difendendo un pochino gli editori tutti, poverini ;-). Si è spesso notato che gli autori italiani usano i nomi dei protagonisti nei titoli molto meno di quanto fanno i cugini inglesi (ma anche francesi, inglesi, russi). Questo è un fatto, e non ha (o io non la conosco) una facile spiegazione. Ma io mi sono convinto che non sia troppo distante dal motivo per cui nelle traduzioni, quasi sistematicamente, gli editori - se possono (se il titolo non si è già affermato con il suo originale prima della traduzione, come Therese Raquin, Oliver Twist, Martin Eden ecc.) - eliminano i nomi dai titoli. Che è un altro fatto, di cui il caso proposto da Antonia è un ottimo esempio.
Il motivo di questa strage di protagonisti nei titoli a me sembra del tutto condivisibile: i nomi scelti dagli autori si portano dietro assonanze e allusioni che nella traduzione andrebbero del tutto perse, a meno di non inventarsi nomi diversi dei protagonisti, che poi comunque sarebbe difficile scegliere con la stessa combinazione di assonanze. Solo un madrelingua può dire qui - nel caso che proponi Antonia - cosa c'è dentro e intorno a Willow Frost (Willow=mazza, battitoio e anche salice, ma forse fa pensare persino a Pillow=cuscino?, Frost=gelo, ma un non si evoca così anche un grandissimo poeta americano? Come nel caso di un personaggio italiano che facesse Alighieri o Foscolo di cognome?). Tutta la questione secondo me sta qui. C'è in rete una retorica italiana un po' fatua sulle brutte traduzioni dei titoli (soprattutto nei film, dove in effetti si son viste cose orrrribili) che non tiene conto della elevatissima concentrazione di sfumature di significati negli originali, concentrazione che se è già difficile nelle traduzioni dei testi, nei titoli e a volte anche nei nomi diventa impossibile. E la non-traduzione non risolve davvero il problema, non credi? Ancora grazie ;-)!