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Il cane che guarda le stelle - Takashi Murakami

Una commovente storia d'amore reciproco tra cane e padrone. Viviamo spesso indossando maschere, ma poi ci approcciamo con sincerità proprio agli animali.
Basta poco per essere felici... ma per accorgersene spesso è necessario superare difficoltà e sofferenze.
Un volume ricco di emozioni e valori, che solo un pubblico adulto può interiorizzare.

Dimensioni del volume 21 x 15 cm, un formato leggermente più grande rispetto ai classici manga.

Sono un giovane mediocre - Gérard Lauzier

Letteralmente un fumetto che ti prende a calci nei denti, 130 pagine di pura realtà. Una lettura di qualche decennio che è tuttora attualissima. L'autore fa capire come la società non sia basata solo sull'immagine, ma peggio ancora, sull'immagine distorta di noi stessi. L'uomo e le sue perpetue e futili immaginazioni, al fine di annullare ciò di cui è fatto e che in realtà lo circonda: la mediocrità.

Solitamente leggo solo ed esclusivamente manga, ma Lauzier è riuscito ad incollarmi a questo capolavoro.

Allevare un cane e altri racconti - Jiro Taniguchi

Racconti di vita di tutti i giorni e di splendidi affetti che la caratterizzano. Gesti semplici, normali che ci fanno sentire vivi in quanto reciproci. Una lettura molto interessante, soprattutto in un periodo in cui tutto ruota attorno agli smartphone e alla tecnologia. Si sono perse le distanze e con loro anche molti dei valori caratterizzanti l'uomo. Il vero successo è vivere la quotidianità nella consapevolezza del presente.
Molto bello e profondo anche l'ultimo racconto, che non tratta di animali domestici.

Il campo dell' arcobaleno - Inio Asano

Uno splendido racconto autoconclusivo firmato Inio Asano. Come di consueto delle tavole disegnate magistralmente e una storia surreale e complessa che ruota attorno ad una manciata di personaggi legati tra loro da un passato comune. Anche in questo racconto Asano affronta i temi come l'isolamento sociale, disagio, invidia, violenza, senso della vita fornendo una visione cruda, ma reale, al lettore.
Il volume va letto almeno 2 o 3 volte per capirne appieno il senso e i vari legami che possono sfuggire ad una prima lettura.
Il formato (24 x 16.5) non è quello standard dei tankobon ma più vicino ad una kanzenban.
Particolare la copertina, nera con dettagli in nero lucido.

La dieta vegetariana e vegana per chi fa sport - Elisa Cardinali, Laura Gogioso

Il testo è suddiviso principalmente in due parti.
- La prima parte (da pag. 1 a 49) parla di alimentazione ed esercizio fisico cercando di dare una linea logica per i vegetariani e vegani che fanno sporte per mantenere un corretto stile di vita.
- La seconda parte (da pag. 50 a 113) espone varie ricette con una suddivisione tra pre e post sport (es. spuntino presport, pasto postsport. ). Una suddivisione che mi è parsa funzionale all'esigenza.

Nel complesso sarebbe anche un buon libro, non troppo complesso e facilmente consultabile, ma in alcune parti ci sono alcune imprecisioni scientifiche; ad esempio sulla vitamina B12 (a pagina 47 si dice che il vegano la può introdurre attraverso il lievito alimentare quando invece la comunità scientifica afferma che la B12 è biodisponibile solo da alimenti di origine animali ), sullo stretching (a pag. 11 si dice che è utile per prevenire infortuni e doms, mentre gli studi scientifici di settore sono in contrasto su questa affermazione) o parlando di alimenti alcalini per riequilibrare l'acidosi nel sangue (affermazione non scientifica ma legata al pensiero macrobiotico o affini).
Ci sono inoltre varie imprecisioni e confusioni (a pag. 17 si elogia il succo di pompelmo ma bisognerebbe anche dire che può alterare gravemente l'effetto di alcuni farmaci, a pag. 22 mancano le unità di misura su alcune tabelle, a pag. 27 si dice che i legumi sono composti da proteine di alta qualità e poi, giustamente, l'affermazione viene corretta nella pagina successiva, a pag. 37 si elogiano estrattori e centrifughe manco fossero la panacea di tutti i mali).

Per quanto riguarda le ricette molte contengono ingredienti poco accessibili, un ostacolo superabile anche se mi sarebbe piaciuto trovare ricette con una prevalenza di ingredienti del territorio.

Insomma, una revisione critica prima della pubblicazione avrebbe permesso di pubblicare un testo meglio equilibrato, oppure sarebbero stati necessari dei riferimenti bibliografici per quelle affermazioni poco scientifiche sopracitate in modo da poter essere verificate valutando lo studio.
Un libro con buone potenzialità ma anche con tante pecche!

Conflitti di interesse e salute - Nerina Dirindin, Chiara Rivoiro, Luca De Fiore

Un libro ben costruito che permette di fare chiarezza su un tema ampio e complicato che talvolta viene percepito esclusivamente come forma diretta di causa-effetto. Gli autori ci fanno capire come il conflitto di interessi sia palpabile, nel bene e nel male, all'interno di un qualsiasi processo dell'ambiente sanitario.
Un saggio scientifico, intenso, neutrale e di ampio spessore. Da rileggere forse più di una volta per capire appieno certe dinamiche e certi passaggi. Non la classica lettura prima di coricarsi.
Al termine del libro sono presenti varie pagine di bibliografia ordinate per ordine alfabetico e non in ordine di citazione.

La dieta antinfiammatoria per l'intestino

Un testo alla portata di tutti oltre ad essere una guida fondamentale per chi convive con malattie croniche intestinali (nel libro definite MICI) come Morbo di Crohn e Rettocoilite Ulcerosa. L'autore nella prima e nella seconda parte del libro (circa 65 pagine) spiega cosa sono le MICI, quali sono i trattamenti, le complicanze e le terapie solitamente in uso. Nella terza parte si concentra invece direttamente sull'alimentazione, dando delle semplici linee guida da seguire e proponendo un piano alimentare corredato da 35 ricette proposte dall'autore, cuoco e divulgatore scientifico, Marco Bianchi.
Il libro si concentra molto sul ruolo attivo che la persona deve avere nella terapia. Sapere come alimentarsi in base alle diverse fasi della malattia, riconoscerne i segnali e saper agire di conseguenza è molto impostante per una buona convivenza.
Un libro che non parla mai di verità assolute o rigorosi piani da seguire, ma che sottolinea come ogni caso sia unico e differente dagli altri. Non esiste un piano alimentare standardizzato per tutti, ma ognuno deve saper creare il proprio integrando la conoscenza della malattia e degli alimenti più o meno benefici, con le sensazioni del proprio corpo.

Il magico potere del digiuno - Yoshinori Nagumo

Il suicidio della scienza

Un libro pericoloso e privo di contenuti scientifici. A fine lettura rimane poco e nulla se non che l'autore (medico giapponese) ha attuato da un decennio l'assunzione di un pasto al giorno. Non c'è alcun riferimento scientifico che sostenga la tesi dell'autore, ma solo deduzioni e imprecisioni fuori da un contesto valido. Si basa su un sacco di affermazioni assurde come che lo zucchero è peggio della sigaretta, l'iperglicemia distrugge le cellule beta delle isole pancreatiche, se dormi dalle 22 alle 2 puoi evitare di andare in palestra, che il cuore ha un numero di battiti prestabiliti e l'attività fisica (aumentando i battiti) accorcia la vita. Sono affermazioni assurde e false che un medico non dovrebbe nemmeno pensare! Ogni tanto qualcosa di sensato c'è ma è letteralmente trascurabile. Scarseggiano anche i contenuti etici che contraddistinguono solitamente il pensiero orientale, se non banalizzati e buttati un po' a casaccio sulla sostenibilità del cibo e sulla salute in generale.
Vi consiglio di spendere il vostro tempo in una lettura seria e scientifica.

Il risveglio del drago - Haruhiko Shiratori

Breve ma ricco

Breve ma ricco. 47 capitoli (e non esercizi) dove l'autore cerca di esporre il suo pensiero per aiutarci a prendere consapevolezza dell'essere, in una società distratta e frenetica che ha smesso di pensare. Nessuna divagazione e soprattutto nessuna formula magica per raggiungere gli obiettivi come va di moda ultimamente tra gli autori. Capitoli mediamente da due pagine, concetti base e concreti, applicabili senza nessun bisogno di essere già conoscitori dell'oriente. Un libro per occidentali che vogliono uscire dagli schemi e interrogarsi grazie a nuovi punti di vista. Da censura la scelta dell'editore di introdurre il sottotitolo "squallido" per vendere alcune copie in più tra il pubblico italiano. Alla fine, comunque, 4 stelle se le merita.

I trentasei stratagemmi - a cura di Leonardo Vittorio Arena

Libro breve, diviso in 6 parti con 6 stratagemmi per parte. Ogni parte tratta una diversa tipologia di guerre (vittoriose, incerte, offensive, con più forze in gioco, imperialistiche, disperate) in cui possono essere applicati. Il punto veramente forte è che si sconsiglia l'uso della forza promuovendo invece l'astuzia. Nulla di nuovo se paragonato all'arte della guerra di Sun-Tzu, ma questo testo risulta maggiormente comprensibile e applicabile nell'immediato anche in contesti moderni non legati alla guerra.
Poco impegnativo e alla portata di tutti gli amanti dell'oriente. Le spiegazioni dell'autore sono sempre fondamentali per una migliore comprensione.
PS: Non è noto l'autore in quanto ritrovato abbandonato in un mercato cinese poco prima della metà del '900.

L'arte della guerra - Sun Tzu

Antichissimo trattato sulla strategia. Sun-Tzu ci trasmette la sua visione empirica per vincere le battaglie, applicabile sia verso i nemici che verso se stessi. Di notevole ricchezza l'interpretazione di Leonardo Vittoria Arena che, anticipando il testo di Sun-Tzu, va a sviscerare i contenuti rendendoli meno enigmatici e di più facile comprensione per il lettore. Una guida applicabile, con la dovuta apertura mentale, in ogni contesto.

"Chi in cento battaglie ottiene cento vittorie non è il più abile in assoluto, al contrario, chi non dà nemmeno battaglia, e sottomette l'avversario, è il più abile in assoluto "

Il pellegrinaggio in Oriente - Hermann Hesse

Nel primo capitolo Hesse sembra raccontare un viaggio sotto effetto di stupefacenti con una mente che passa da un'allucinazione all'altra. Il lettore superficiale potrebbe averne già abbastanza qui. Nonostante tutto, questo capitolo ha una sua morale.
Successivamente il racconto si fa meno confuso e percorre un sentiero di autocritica su alcuni ricordi derivati dal viaggio in oriente. Termina discutendo su come ogni punto di vista risulti schiavo della propria mente e di conseguenza possa generare una mancanza di oggettività per poter descrivere un evento. Una lettura veloce, non troppo scorrevole, che lascia qualcosa ma non infiamma.

Silenzio - Shusaku Endo

Pieno di vita, ma che parla di morte

Giappone, XVII° secolo. Il cristianesimo è passato da una forte diffusione alla fine del 1500, concessa dallo shogun Oda Nobunaga, alla persecuzione con massimo apice nella rivolta di Shimabara. Sono vari i motivi di ciò, principalmente la paura dello shogunato di perdere potere sui daimyo locali convertiti, che iniziavano ad avere autonomia di commercio con i paesi europei. Quel che è certo è che 2 preti portoghesi sono in viaggio verso questa terra per capire per qual motivo, il loro maestro Ferreira abbia abiurato.
Rodriguez, uno dei 2, avrà modo di vagare in solitudine per il paese e rivivere passaggi importanti studiati sulla carta e ripetuti quotidianamente. Dovrà confrontarsi, e fare i conti, con una cultura che ha un modo di pensare diverso, ma comunque non meno valido; e si troverà a dover scegliere tra la fede e i fedeli.
Un viaggio nella mente di un indeciso, di un sofferente che vede continuamente orrori ed ingiustizie causate da una diversa fede, il cristianesimo, che ha minato gli equilibri di un territorio diverso. Un prete che rivive vari passi dei vangeli in prima persona, che mette sempre la fede al centro di ogni decisione.
Un romanzo storico, ricco di vita ma che parla di morte, con un finale in pieno stile giapponese.

R: Siddharta - Herman Hesse

Perdersi per ritrovarsi

Ambientato nell'India del VI secolo a. C., il racconto narra la vita di Siddharta, un uomo alla continua ricerca di qualcosa che non trova, e che per trovarlo spesso decide di cambiare modo di vivere. Mette in discussione sé stesso e gli iniziali suoi agi, passa dalla mendicanza più estrema al lusso e ai vizi degli uomini-bambini. Ogni contesto è caratterizzato da insegnamenti e maestri di diverso tipo che caratterizzano la sua progressiva identità. Di cruciale importanza il tema del "perdersi per ritrovarsi", spesso necessario per poter aprire gli occhi e analizzare la propria vita lontano da consuetudini e idealizzazioni spesso costruite dalla società.
Fondamentale la figura di Govinda, l'amico d'infanzia con cui Siddharta intraprende il cammino di ricerca e da cui si separerà per rincontrarlo casualmente e ciclicamente. Govinda è per il protagonista il vero amico, cioè il mezzo di confronto che permette di comprendersi e conoscere i risultati del proprio percorso.
Un saggio sull'illuminazione e sulla possibilità del suo raggiungimento mettendo in discussione la dottrina.

Il metodo Aranzulla - Salvatore Aranzulla

È un libro molto corto (si legge nei ritagli di qualche giornata) scritto per neofiti del settore. Salvatore (di nome e di fatto) espone in maniera semplice il suo percorso di crescita professionale che gli ha permesso di diventare il più autorevole divulgatore informatico in Italia.
Il libro tratta diversi argomenti che possono essere così schematizzati:

- La sua Storia (la risoluzione come hobby)
- Da hobby a professione (inizi della sua fase imprenditoriale)
- Come creare un buon sito internet (scelte per un buon inizio)
- Come gestire i contenuti del sito (cosa e come pubblicare)
- Come monetizzare il sito (pubblicità, affiliazioni, influencer)
- Analisi della concorrenza (perché e come farlo)

L'autore ha mantenuto il suo caratteristico stile informale (come è solito fare nelle sue guide online) anche nella stesura di questo libro, comunica con spiegazioni ed esempi semplici in modo da risultare chiaro ad un pubblico variegato. Non è un manuale tecnico, non è mai stato pubblicizzato come tale, e per questo motivo non capisco perché a volte venga recensito con bassi punteggi scomodando questa tematica.
Il prezzo è elevato per un libro da 140 pagine, ma è motivato dal fatto che ha un design molto ricercato, le pagine sono di una grammatura importante, moltissime sono a colori ed è in un formato comodo per la lettura (17,5x21 cm). Insomma non è il classico libricino in bianco e nero sfigato e poco chiaro, ma comunica solamente sfogliandolo. Il prezzo rimane comunque importante, ma 4 stelle e mezza è il minimo che possa dare.

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