Clara Toninelli

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Ultime recensioni inserite

Tu sei qui - Laëtitia Bourget & Joanna Concejo

Un albo raffinato, tutto giocato sulle trasparenze delle pagine, per indicare l'assenza e *contemporaneamente* la presenza di qualcuno/qualcosa:
Mentre ricordi
Mentre rivedi (nella mente, nel cuore?) il dettaglio di un vestito
Un cespuglio di biancospino
Le viole che andavamo a cercare insieme
Ecco, allora tu sei qui...

(Joanna Comcejo è un'illustratrice polacca che vive a Parigi. I suoi lavori sono pervasi da uno sguardo trasognato e malinconico, che prende spunto da piccoli oggetti quotidiani e dalla natura: foglie, cartoline, fiori, bottoni, nuvole... Dettagli soigné, in colori spesso delicati, o desaturati.
Ha illustrato anche opere di Olga Tokarczuk, Premio Nobel per la Letteratura, dallo stile altrettanto lirico e simbolico).

Fiori - Cedric Grolet

Serve sicuramente della magia per realizzare I piccoli capolavori dolci di Cedric Grolet, ispirati al mondo floreale!
Le forme, la composizione, la qualità degli ingredienti, la precisione dell'esecuzione: siamo nel campo dell'arte, non della sola pasticceria...
(Un assaggio? Contempla i meravigliosi "Sakura", creato fra l'altro con ganache ai fiori di ciliegio e gelatina di tè e yuzu; o il "Papavero", a base di croccante alle mandorle e papavero, ganache alla panna cruda, biscuit di impasto per bignè, gelatina di fragole e papavero...)

#bgbsreadingchallenge2024 - 8: un libro che parla di magia

La mente del corvo - Bernd Heinrich

Può darsi che leggendo questo saggio ricco ed accurato, vi appassioniate anche voi ai CORVI!
Uccelli accompagnati un tempo da trista fama, sono in realtà esseri intelligentissimi: sanno, infatti, usare strumenti, ricordare volti, risolvere problemi e prendere decisioni collettive. Chi l'avrebbe mai detto, eh?
Sono inoltre estremamente espressivi e pare che abbiano ciascuno una bella personalità...

PS: la collana "Animalia" di Adelphi, di cui questo saggio fa parte, è sempre per me una fonte di gioia...

##bgbs2024challenge -16: un libro mattone
(solo perché ha 556 pp., NON perché sia noioso!)

Uccelli del malaugurio - Jocelyn Boisvert

Piccolo racconto inquietante, ispirato al capolavoro di Hitchcock.
Le illustrazioni di Julie Massy, molto belle ed appropriate, occupano anche spazi inusuali della pagina, rendendo l'atmosfera eccellentemente cupa e claustrofobica.

✓ Edizione ad *Alta Leggibilità*, con molte accortezze grafiche e sintattiche per facilitare la lettura di tutti, in particolare dei dislessici. Bravi!

#bgbs2024challenge - 1: un libro del 2023

Mattino e sera - Jon Fosse

C'è sempre una luce qua dentro, verdazzurra, trasparente, anche se è buio, anche quando non si vede, e piccoli oggetti e piccoli gesti quotidiani, e il senso di una vita, e l'amore intero che si è dato: che poi torna e ci riaccompagna...
Toccante

#bgbs2024challenge - 14: un libro che fa tremare

I ciliegi in fiore - Anne Sefrioui

Soggetto tipico della cultura giapponese, i sakura (=boccioli di ciliegio) e l' hanami (= la contemplazione dei ciliegi in fiore) sono simbolo della bellezza fugace e dell'impermanenza.
I fiori di ciliegio vengono raffigurati anche in un sottogenere specifico (che è il mio preferito), il "kachō-ga", alla lettera "fiori e uccelli".

Libro di graziosissimo piccolo formato, a leporello (dal nome del servo di Don Giovanni nell'opera omonima di Mozart, che annota su un lungo catalogo le conquiste del suo padrone), cioè a fisarmonica, che si può svolgere in un'unica lunga striscia, che va poi ripiegata per essere riposta nella sua custodia.
La casa editrice L'ippocampo Edizioni è solita viziare i suoi lettori, con molte delizie...

Biografia di uno scrittore da quattro soldi - H. P. Lovecraft

"Sono un tipo così: un cinico materialista con gusti classici e tradizionali, amante del passato, delle sue reliquie e dei suoi modi; un uomo convinto che l'unica ricerca degna di un uomo saggio sia, in un cosmo insensato, quella del piacere estetico e intellettuale, sotto la spinta di una fervida immaginazione e di una feconda attività cerebrale".

È un insolito Lovecraft che parla di sé; rivelando anche, nei taccuini finali, infiniti piccoli spunti e impressioni per futuri usi narrativi. Molto interessante!

L'eredità - Armin Greder

Un imprenditore molto in vista e di grandi entrature muore, lasciando il suo impero ai figli. Tre sono uomini d'affari con sigaro e completo scuro, che si mettono subito a pensare a come incrementare gli utili ed espandere il business.
Poi arriva la sorella "che aveva viaggiato/e aveva visto il mondo". Costei parla loro dei danni che gli uomini stanno facendo alla Terra.
I fratelli sono sconcertati, la giudicano "strana" ed "eccentrica".
Quando lei chiede loro: "Che ne sarà dei nostri figli?", nelle pagine seguenti spariscono le parole e restano solo immagini: di inquinamento e devastazione.
L' ultima è la più terribile: c'è un ricco bambino solo, nelle vestigia nullificate di un parco, che muove una macchinina telecomandata: con addosso una (mortuaria) maschera antigas...

(Armin Greder è un illustratore e graphic designer di origine svizzera, emigrato in Australia, che ora vive in Perù. Tradotto in molte lingue e premiato in tutto il mondo, tratta spesso temi etici scottanti.
Il suo tratto cupo, che rifugge facili consolazioni, è molto caratteristico e riconoscibile).

L'estate in cui Hikaru è morto - Mokumokuren

Due adolescenti sono amici fin dall'infanzia e stanno sempre insieme, quando uno dei due decide di fare una misteriosa escursione in montagna, *da solo*.
Dopo qualche tempo, l'amico rimasto al villaggio si accorge che quello che è tornato, benché abbia sempre l'aspetto esteriore immutato, NON è più il suo vero amico: un'entità si è impossessata di lui e per la prima volta vive attraverso il corpo del ragazzino, con gli stessi gusti e persino gli stessi ricordi di quest'ulltimo...

Bel manga horror soft, con tratti psicologici inquietanti.

Rimbaud - Pierre Michon

Quella scritta da Michon non è una biografia, ma un piccolo vangelo apocrifo, misterioso ed elusivo, dedicato al giovane pòete maudit dagli occhi azzurri.
A Michon non interessa raccontarci la vita di Rimbaud, ma lasciarcene intravedere per viam negationis la profondità e la grandezza.

Scusi per la pianta - Giovanni Grandi

«Buongiorno, mi scusi per la pianta, l’ho colpita accidentalmente con un pallone da calcio. Ecco 5 euro per il danno».

Questo è il biglietto di scuse, vero, scritto da un ragazzino di 11 anni al vicino di casa, a cui aveva ammaccato un vaso.
Da qui, Giovanni Grandi, che insegna Filosofia Morale all'Università di Trieste, prende spunto per farci riflettere, con profondità e gentilezza, su fondamentali temi di etica pubblica generale.

Per esempio: "Come mai siamo tanto bravi a prenderci cura dello spazio privato e così poco attenti a quello pubblico? Perché insegniamo ai bambini a essere responsabili e attenti, ma non siamo altrettanto coscienziosi da adulti?"
E ancora: come possiamo allenare il nostro senso morale?

Scritto con un lodevolissimo stile fresco, sintetico, per nulla saccente o pedante, nonostante i molti riferimenti e la bella bibliografia finale, che non è sfoggio erudito, ma un invito alla lettura amichevole, dialogante.

In giardino, d'inverno - Paolo Pejrone

I giardini sono belli in ogni stagione, ma quelli che amo di più sono quelli invernali.
Spogliati dell'effimero, messi a nudo, rivelano un'inaspettata, stupefacente bellezza.
Perché è lì che si mostra l'essenza, la struttura...

(Paolo Pejrone, classe 1941, architetto, allievo di Russell Page, è uno dei maggiori paesaggisti contemporanei).

Paul Cézanne - John Rewald

Comparsa per la prima volta nel 1948, la biografia di Cézanne scritta da Rewald viene ritenuta ancor oggi la migliore mai scritta.
Basata su lettere, fotografie, testimonianze di prima mano, la ricostruzione del grande storico dell'arte è dettagliata, ricca, viva.
L'amicizia con Zola, i lunghi periodi di scontento, la concezione del colore e dell'arte di Cézanne sono descritti con grande sapienza.

(John Rewald è stato uno dei massimi studiosi della pittura francese moderna.
Fu per il suo personale impegno se lo studio di Cézanne nella natia Aix-en-Provence venne trasformato in museo.
Per i suoi meriti, le ceneri di Rewald si trovano oggi deposte accanto a quelle del pittore tanto amato).

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Ultimi post inseriti nel Forum

Re: Piccola biblioteca lesbica

Ci sono anche le bellissime poesie di Carol Ann Duffy, "Lo spendore del tempio";
il fumetto "Non ti avevo nemmeno notato";
alcune parti del libro "Ragazzo da parete", da cui han tratto anche il film "Noi siamo infinito".
Ciao!

Re: Lo scrittore delle passioni dal profondo

Uno scrittore meraviglioso, così appassionato imperfetto traboccante,
capace di guardare nel sottosuolo del cuore umano,
i suoi indimenticabili umani troppo umani personaggi,
i suoi romanzi nell'essenza più veri del vero...

I miei preferitissimi:
lunghi: I fratelli Karamazov, L'idiota
brevi: Il giocatore, La mite

Re: La vita davanti a sè - Romain Gary

Bel libro, Piero, condivido; di un grande autore (dalla vita ancor più romanzesca dei suoi romanzi, per altro...)

Fra gli altri suoi scritti sempre belli che ho letto, a me è piaciuto particolarmente anche "La promessa dell'alba";
(anche qui torna quell'intrecciarsi stretto di umorismo e tragedia e malinconia e coraggio)

Re: Caro libro, nun te regghe più!

F. BEGAUDEAU, Verso la dolcezza, Einaudi

Stufo di capolavori, hai voglia di un libro insulso? Vuoi finalmente parcheggiare il cervello e farti una passeggiata nello spettegolio di un trentenne immaturo, giornalista sportivo, dalla vita sociale e sessuale altalenante e piuttosto meschina? Benissimo, il libro che cerchi è questo!

[l'autore è lo stesso de "La classe", da cui han tratto il film omonimo, Palma d'oro a Cannes, piuttosto buono.
Questo secondo romanzo, di promettente ha mantenuto solo il titolo! ]

Re: Venezia

Il primo che mi viene in mente è un bellissimo classico che si addice all'autunno: *Morte a Venezia*, di Thomas Mann.

Ciao!

Re: Il gioco degli incipit

Marta, il bel gioco è durato proprio poco!
Hai indovinato; la risposta è *Delitto e castigo*.

Allora rilancio:

" Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi per certo era questa: che mi chiamavo ............... E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudendo gli occhi e gli rispondevo:
- Io mi chiamo...............
- Grazie caro. Questo lo so.
- E ti par poco?
Non pareva molto, per dir la verità neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non saper neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorenza:
- Io mi chiamo ................."

Il gioco degli incipit

Facciamo un gioco. Vi dico l'inizio di un romanzo famoso, e chi vuole prova a indovinare:

" In una giornata estremamente calda del principio di luglio, verso sera, un giovane scese in strada dalla stanzuccia che aveva in subaffitto nel vicolo di S. e lentamente, come fosse indeciso, s'avviò verso il ponte di K.
Per la scala, evitò felicemente l'incontro della sua padrona di casa. La stanzuccia di lui veniva a trovarsi proprio sotto il tetto di un alto casamento a cinque piani e rassomigliava a un armadio più che a una dimora. La padrona che gliela affittava, vitto e servizio compresi, abitava una scala più in basso..."

Vi è venuta qualche idea?

I miei scaffali

Le mie ricerche salvate

Non vi sono ricerche pubbliche salvate