Abstract: Rosa Genoni è una sarta, designer, insegnante, giornalista, politica, pacifista. Vive a cavallo tra '800 e '900, inizia come "piscinina" in una sartoria di Milano e riesce a ribaltare il suo ruolo senza tirarsi indietro davanti a nessuna delle battaglie che le si presentano nella vita. Si può definire la prima stilista italiana, la creatrice del Made in Italy, la prima insegnante di storia del costume, la prima ad occuparsi delle donne operaie e del contributo che gli abiti possono portare all'emancipazione femminile. Per lei ogni gesto è politico, anche indossare un abito. Un grande esempio, purtroppo poco conosciuto, di progettista consapevole dei limiti delle donne sul lavoro e nella società che impiega tutte le sue capacità per ottenere ciò per cui lotta. Il volume fa parte della collana Oilà, curata da Chiara Alessi, che presenta le storie di protagoniste del Novecento. Figure femminili che, nel panorama 'creativo' italiano e internazionale (dal design alla moda, dall'architettura alla musica, dall'illustrazione alla grafica, dalla fotografia alla letteratura) si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell'universo maschile. I libri, pensati per essere letti ad alta voce dall'inizio alla fine in quarantacinque minuti - un viaggio breve -, sono racconti di persone condotti attraverso una lente speciale sulle loro biografie, i lavori, i fatti privati e i risultati pubblici.
Titolo e contributi: Indossare la battaglia : Rosa Genoni / Livia Massaccesi
Pubblicazione: Electa, 2023
Descrizione fisica: 95 p. : ill. ; 16 cm
EAN: 9788892824591
Data:2023
Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese: Italia
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Rosa Genoni usava il termine “artefice” per definirsi, perché “creare o modificare ciò che esiste è lo specchio di un modo di concepire anche sé stessi” (pag. 35). “Artefice del proprio ordito” avrebbe potuto essere un titolo alternativo per questo libricino, scritto da Livia Massaccesi (grafica editoriale, illustratrice e scenografa) e pubblicato da Electa nella collana Oilà, dedicata alle donne del Novecento che si sono distinte in campi prevalentemente maschili. Sto apprezzando molto le piccole gemme di questa collana perché rendono più note le idee, i principi e le scelte di queste donne potendo così ispirare altre persone. Non essendo appassionata di moda, non avevo mai sentito parlare di Rosa Genoni. Mi pento di non aver scoperto prima della mostra a lei dedicata tenutasi fino a metà luglio 2024 a Padova, città dove lavoro. Dopo la lettura di questo volume introduttivo, penso proprio che mi sarebbe piaciuto approfondire con altri media la vita di Rosa Genoni e il ruolo e il significato che diamo a un singolo vestito. Non ho dubbi che non avrei cambiato idea sulle caratteristiche necessarie che ogni abito per me dovrebbe avere (ossia la comodità e la praticità), però avrei riflettuto ancor più su quanto sottolineato da Massaccesi a pagina 36: “Ogni volta che scelgo come presentarmi a qualcuno, o anche solo a me stessa, sto facendo una scelta che mi rappresenta. Aderire a un ideale di bellezza, all'estetica di un certo ceto sociale, all'identità del proprio paese d'origine o, diversamente, scegliere di non appartenere, sono tutti modi di esprimere visivamente la scelta che abbiamo compiuto su noi stessi. Sarebbe un'ingenuità credere che un elemento come l'abbigliamento non conti. Perfino quando scegliamo di proporci in modo neutro, stiamo comunicando”.
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