Résumé: Dal momento in cui è apparsa nel 1514, la Melencolia I di Dürer è ascesa a icona di culto – un culto in cui ha giocato un ruolo essenziale la sua esasperante, quasi irriducibile condensazione simbolico - esoterica, oggetto di secolari speculazioni almeno fino a quando, nel 1923, Erwin Panofsky e Fritz Saxl ne hanno dato un’interpretazione in apparenza risolutiva. Meno noto ma altrettanto illuminante è il contributo di uno dei fisici più eterodossi del nostro tempo, David Finkelstein, il quale, prendendo le mosse dallo studio dei due grandi storici dell’arte, offre dell’incisione un’originale analisi che riconduce ogni elemento a specifici ambiti scientifici e ne sottolinea così un carattere radicalmente nuovo. Non solo. Se già per Panofsky e Saxl la Melencolia I non rappresentava più la semplice traduzione visiva di un’inclinazione umorale, Finkelstein compie un passaggio ulteriore: facendo coincidere la scoperta rinascimentale della prospettiva con quella generale sull’«aspetto prospettico» (ossia relativistico) della realtà, individua nella melanconia la disillusione dell’artista e dello scienziato che si sforzano invano di raggiungere «verità e bellezza assolute». Al cuore di questo libro, dunque, c’è una vera, profonda messa in discussione degli idoli della scienza.
Titre et contributions: Manifesto della melanconia / David Ritz Finkelstein ; traduzione di Silvio Ferraresi ; con una nota di Carlo Rovelli
Publication: Adelphi, 2024
Description physique: 160 p. : ill. ; 18 cm
EAN: 9788845938757
Date:2024
Langue: Italian (Langue du texte, du film, etc.)
Pays: Italy
2 exemplaires présents, dont 1 en prêt
Bibliothèque | Cote | Inventaire | Situation | Possibilité d'emprunt | Date de retour |
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CONCESIO | SAGGI 769.92 FIN MAN | TG-78736 | En prêt | 05/11/2024 | |
CASTELVERDE | C 769.92 FIN MAN | XC-18942 | Sur l'étagère | Empruntable |
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