Nell'attuale società consumista e ipeconnessa, l'alterità dell'Altro è stata bandita, in quanto pericoloso elemento di disturbo dei processi commerciali e sociali.
Si preferisce l'Uguale, che, al contrario, garantisce velocità, facilità ed omogeneità della catena di produzione e di consumo.
Una volta eliminato l'Altro (che ha una voce, un linguaggio e un pensiero diversi dai miei), si crea un mondo patologicamente narcisista che si crede il regno della libertà, mentre invece è solo un castello di carte poggiato su un mare di solitudine.
Così alla conoscenza sostituiamo l'Informazione, alle relazioni le connessioni. Tutto è rapido, standardizzato, "liscio": è desolatamente vuoto.
Per tornare a essere comunità e per ritrovare noi stessi, Byung-Chul Han propone di ASCOLTARE e OSPITARE l'Altro:
"L'ospitalità è la più alta espressione della ragione universale pervenuta a se stessa. La ragione non esercita alcun potere omogenizzante. Con la sua gentilezza è in grado di riconoscere l'Altro è di dargli il benvenuto. Gentilezza significa libertà".
#RBBCreadingchallenge2021- 33: un libro di uno scrittore coreano