Messaggio di benvenuto al catalogo.
Tatà Valérie Perrin
Come l'arancio amaro Milena Palminteri
Domani, domani Francesca Giannone
La portalettere Francesca Giannone
Il canto dei cuori ribelli Thrity Umrigar
La casa dei silenzi romanzo di Donato Carrisi
Cuore nero Silvia Avallone
Miss Bee e il cadavere in biblioteca di Alessia Gazzola
Risplendo non brucio romanzo di Ilaria Tuti
Lui, lei e il paradiso Sveva Casati Modignani
Tatà Valérie Perrin
La catastrofica visita allo zoo Joël Dicker
Il canto dei cuori ribelli Thrity Umrigar
Come l'arancio amaro Milena Palminteri
Il Dio dei nostri padri Aldo Cazzullo
La felicità nei giorni di pioggia Imogen Clark
Socrate, Agata e il futuro Beppe Severgnini
Il giorno dell’ape Paul Murray
La grande sete Erica Cassano
Tutta la vita che resta Roberta Recchia
«…Non vedo alcuna ragione per cui a un paese dovrebbe essere permesso di diventare marxista perché il suo popolo è irresponsabile. La questione è troppo importante perché gli elettori cileni possano essere lasciati a decidere da soli.» (H. Kissinger)
Con questa citazione del 1970 attribuita a Henry Kissinger, allora vice presidente Usa dell’amministrazione Nixon, prende l’avvio il bel libro dell’insegnante di lettere nata e cresciuta a Chiari Romana Massetti, intitolato “Come pietra” (Argento Vivo, 2024) e ambientato tra Brescia e il Cile. Già dall’incipit è chiaro che il romanzo, opera di finzione letteraria, attinge a piene mani alla Storia, evidenziando le pesanti ingerenze statunitensi nella politica cilena degli anni Settanta del secolo scorso. Il romanzo d’esordio di Romana Massetti (laureatasi in storia all’Università degli Studi di Milano con una tesi proprio su Salvador Allende) ci aiuta a calarci nei fatti storici del Cile durante il golpe.
Ambientato dunque nel triste autunno del ‘73, il libro narra di un Paese consapevole e pronto all’imminente tragedia. Le notizie di un intervento militare si susseguono, la resistenza è all’erta e la stampa internazionale invia osservatori. Sandro Pietra è uno di questi. Giornalista, antifascista, corrispondente di una prestigiosa testata italiana, si trova a Santiago a documentare la crisi, a tessere relazioni e a raccogliere documentazione. Nel famigerato 11 settembre nulla è possibile contro la ferocia dei militari e la potenza dei blindati. Sin da subito Pietra entra nel mirino dei militari sia per gli articoli che invia in Italia, sia per i suoi rapporti con gli ambienti della resistenza. Il suo caro amico e collega cileno viene prelevato nella redazione di un giornale di sinistra e scompare. Le sue ricerche portano Pietra a scoprire cosa avviene all’interno dell’Estadio Nacional, le torture, le fosse comuni.
Trovate qui la recensione completa di Brescia si legge: https://www.bresciasilegge.it/come-pietra-romana-massetti/
Una piacevole lettura!
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