Ascensioni alpinistiche

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Diciotto castagne
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Curnis, Mario <1936->

Diciotto castagne : la montagna, il bosco, la felicità / Mario Curnis ; con Angelo Ponta

Rizzoli, 2022

Abstract: Mario Curnis è stato in parete con quattro generazioni di scalatori, i più grandi. Ha affrontato le Alpi, le Ande, l'Himalaya e più volte l'Everest. Ma non è stato solo un alpinista. Ha conosciuto fin da bambino la fame, le privazioni e la fatica del lavoro, poi via via ha incontrato il successo e il fallimento, la malattia, la depressione e la rinascita, sempre con al fianco la moglie Rosanna, con la quale vive in una baita lontano da tutto. Loro, insieme, hanno piantato mille alberi e spostato le montagne. Quella di Mario Curnis è una storia di riscatto, dignità, coerenza, ribellioni, rischi, rivincite e resurrezioni. Di come si possa cadere, combattere e rialzarsi. Ma è anche un'attualissima lezione di semplicità e di armonia con l'ambiente. E il racconto di come si possa, con pochi mezzi, rinunciando al superfluo, ottenere il risultato più difficile: la felicità. Perché la felicità non costa nulla ed è accanto a noi, posata sul ramo di un albero o nascosta sotto la neve. La sua è una storia unica e irripetibile, ma che parla delle vite di tutti. La sua memoria non descrive il fascino di un mondo che non c'è più, ma quello di un mondo come potrebbe essere. Questo volume non è una biografia. Procede per ricordi, associazioni, sfoghi. La vita di Curnis emerge piano dalle pagine, un tassello dopo l'altro. A fare da filo conduttore, tra flashback, aneddoti e frammenti di diario, è la saggezza del suo sguardo da "capo indiano", l'indipendenza di giudizio con la quale analizza e interpreta le sue vicende, l'alpinismo di ieri e di oggi, la sobrietà, l'ascolto della natura, la vita e la morte, la solitudine e l'amicizia, il lavoro e la passione. La felicità, sempre.

Il lupo che scalava le montagne
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Lallemand, Orianne <1972-> - Thuillier, Éléonore <1979->

Il lupo che scalava le montagne / testo di Orianne Lallemand ; illustrazioni di Eléonore Thuillier

Gribaudo, 2019

Abstract: La signorina Yeti è molto preoccupata: sono settimane che non ha notizie del suo papà. Per fortuna c'è Lupo! Lo vedremo partire per un'avventura folle che lo porterà sulle più belle montagne del mondo, alla ricerca del misterioso Yeti, l'uomo delle nevi. Un viaggio affascinante, ma tutto in salita!

Respira con me
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Romagnolo, Raffaella <1971->

Respira con me / Raffaella Romagnolo

Pelledoca, 2019

Abstract: Amedeo non ha dubbi: suo padre è un bastardo e la gita su Punta Libertè gli suona quasi come una punizione. A scuola non ci va più da un mese, ma in casa nessuno lo sa. E ora questa strana idea. Due giorni interi da solo con il padre. Da dietro il ciuffo di capelli lunghi, Amedeo osserva la vallata, la cima a 3.400 metri e il punto da cui inizia il percorso, fino al rifugio Fontanafredda, prima tappa della scalata. Zaino, scarponi, qualche ricambio, giacca pesante e soprattutto niente cellulare. La montagna è una galera, solo salita e sassi, e lui è stanco morto. La parete rocciosa gli mette paura. Il ricordo della madre, morta in un incidente lo accompagna per tutto il tempo e il fastidio per la compagnia del padre si fa sempre più forte. L’unico antidoto è pensare a Lucilla, la nuova compagna di scuola, silenziosa e solitaria. Una sosta per la notte, in un vecchio casotto, e poi di nuovo in marcia, fino alla vetta, tra strapiombi. Il ritorno è un abisso di rocce e una frana che blocca il padre, schiacciandogli una gamba. Senza cellulare è impossibile chiamare i soccorsi e per Amedeo inizia una corsa contro il tempo e soprattutto contro le sue paure per cercare un aiuto e salvare suo padre.

La via perfetta
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Nardi, Daniele <1976-2019>

La via perfetta : Nanga Parbat, sperone Mummery / Daniele Nardi ; con Alessandra Carati

Einaudi, 2019

Abstract: L'avventura di un uomo che, partendo dalla provincia di Latina, tra difficoltà e pregiudizi ha lasciato la propria firma nel mondo dell'alpinismo estremo. «Se non dovessi tornare dalla spedizione desidero che Alessandra continui a scrivere questo libro, perché voglio che il mondo conosca la mia storia». Daniele Nardi, 2019. Sulla Terra ci sono quattordici montagne che superano gli 8000 metri: il Nanga Parbat è una di queste. La nona in ordine di altezza e una delle piú difficili; in particolare se la si affronta dallo sperone Mummery, che nessuno ha mai salito. Nei suoi cinque tentativi di conquistare la vetta in invernale, Daniele Nardi lo ha provato quattro volte. Quel «dito di roccia e ghiaccio che punta dritto alla vetta» aveva catturato la sua immaginazione. Un percorso cosí elegante da sembrare perfetto. L’impresa di Nardi e del suo compagno di cordata Tom Ballard si è interrotta a un passo dalla conclusione, ma Daniele, come fa ogni alpinista, aveva messo in conto che potesse accadere, e si era rivolto ad Alessandra Carati. Hanno lavorato insieme per quasi un anno. Alessandra lo ha seguito al campo base del Nanga Parbat e, dopo essere rientrata in Italia, è rimasta in contatto con lui fino all’ultimo giorno. Nella posta elettronica aveva un’email che era un impegno: terminare il racconto che Daniele aveva iniziato. «Un alpinista è un esploratore, non resiste a una via di cui si è innamorato, non può sottrarsi al desiderio di tentarla. Perché la visione iniziale è diventata un’idea, e l’idea un progetto a cui pensa tutti i giorni e a cui dedica le sue energie migliori».

Aria sottile
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Krakauer, Jon <1954->

Aria sottile / Jon Krakauer ; traduzione di Lidia Perria

4. ed

Milano : Corbaccio, 1999

Abstract: Il 10 maggio 1996 una tempesta colse di sorpresa quattro spedizioni alpinistiche che si trovavano sulla cima dell'Everest. Morirono 9 alpinisti, incluse due delle migliori guide. Con questo libro, l'autore, che è uno dei fortunati che riuscirono a ridiscendere la Montagna, scrive non solo la cronaca di quella tragedia ma intende anche fornire importanti informazioni sulla storia e sulla tecnica delle ascensioni all'Everest. Offre inoltre un esame provocatorio delle motivazioni che stanno dietro alle ascensioni ad alta quota, nonché una drammatica testimonianza del perché quella tragedia si poteva evitare.

I miei ricordi
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Bonatti, Walter <1930-2011>

I miei ricordi : scalate al limite del possibile / Walter Bonatti

Milano : Baldini Castoldi Dalai, copyr. 2008

Abstract: Grigna e Monte Bianco, Grand Capucin e Lavaredo, e poi K2, Dru, Cerro Torre, G4, Grandes Jorasses, Cervino: bastano pochi nomi per capire che il protagonista di queste pagine è Walter Bonatti, il grande alpinista che qui racconta le proprie imprese più entusiasmanti ma anche quelle più tragiche, come l'odissea tra le nevi del Pilone Centrale, o amare, come quella legata alla spedizione del 1954. Scalate ed emozioni estreme, dunque, e non solo: a questa appassionante antologia Bonatti volle aggiungere, oltre al racconto dei suoi ultimi viaggi in Patagonia, le sue riflessioni sulla montagna come fonte di incanto e di saggezza, di etica e di bellezza, sul potere della solitudine, sull'alpinismo come strumento di ricerca interiore. E sulla necessità di inseguire, consapevolmente e per tutta la vita, i propri sogni.

8000 metri di vita
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Moro, Simone <1967->

8000 metri di vita / Simone Moro

Corbaccio, 2023

Abstract: Milioni di metri cubi di ghiaccioe roccia, pareti verticali, creste scintillanti che si stagliano nel cielo come disegnate dalla mano di un gigante e che si elevano fino alla quota di volo di un jumbo, sopra gli 8000 metri. Sono quattordici le cime che superano questa quota che i fisiologi di tutto il mondo hanno definito come la zona della morte, oltre la quale la sopravvivenza umana è possibile solo per alcune interminabili e gelide ore. È passato oltre un secolo da quando l'uomo ha iniziato l'esplorazione delle valli e dei fianchi di questi colossi montuosi e tra il 1950 e il 1964 tutte le quattordici vette più alte del pianeta, dall'Everest allo Shisha Pangma, furono calcate dal piede umano. Da allora l'alpinismo d'altissima quota ha appassionato e coinvolto un numero sempre più grande di scalatori, in stile sempre più leggero e veloce e senza l'uso delle bombole d'ossigeno.Simone Moro, alpinista di fama internazionale, ha voluto mostrare, da autentico professionista, il volto di ogni versante di queste quattordici piramidi naturali riportando uno ad uno gli itinerari di salita e le storie di vita alpinistica trascorse sull'orlo dell'abisso, a contatto con l'aria e i gelidi spazi che si spingono fino alla linea curva dell'orizzonte. PerSimone «scalare le montagne del mondo è il mezzo per scoprire limiti e virtù personali ma anche le culture, i popoli, i problemi del mondo».Lasciamoci accompagnare da questo suo modo di intendere il mondo verticale, sfogliando questo volur che raccoglie le migliori immagini di silenziosi e pc, senti scenari naturali scattate ad alta quota dall'autore e da alcuni suoi compagni d'avventura.

Aria sottile
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Krakauer, Jon <1954->

Aria sottile / Jon Krakauer ; traduzione di Lidia Perria

Corbaccio, stampa 2022

Abstract: L’Everest, o Dea del Cielo, è sempre stato oggetto di fascinazione, ossessione desiderio sia per gli alpinisti sia per i sognatori. Solo i più forti tra essi sono riusciti a raggiungerne la cima, grazie alla loro dedizione, al duro allenamento, all’esperienza acquisita in molti anni di alpinismo. Ma ormai, se si ha il denaro necessario, è alla portata di tutti. Quando nel maggio del 1996 Krakauer fu inviato dalla prestigiosa rivista Outside a partecipare a una scalata dell’Everest per scrivere un articolo sulla proliferazione delle spedizioni commerciali condotte da guide professioniste, sembrò il logico coronamento di una carriera che era riuscita a combinare le sue due passioni: l’alpinismo e la scrittura. Il 10 maggio, però, una tempesta colse di sorpresa le quattro spedizioni che si trovavano sulla cima. Alla fine della giornata nove alpinisti erano morti, incluse due delle migliori guide. Krakauer è tra i fortunati che sono riusciti a ridiscendere «la Montagna». Aria sottile è molto più che la cronaca di quella tragedia; oltre ad offrire un punto di vista privilegiato – quello della prima persona – su una vicenda che a distanza di quasi fa ancora discutere, offre soprattutto un esame provocatorio delle motivazioni che stanno dietro alle ascensioni ad alta quota e una drammatica testimonianza del perché quella tragedia si poteva evitare. Krakauer descrive in modo indimenticabile la fatica di esistere e ancor più di muoversi a 8000 metri. È un acuto esaminatore dell’ascetismo masochistico che spinge gli alpinisti; sa che per voler salire l’Everest bisogna avere una buona dose di follia. La sua storia contiene quella che deve essere l’essenza dell’inferno: l’infinita capacità delle cose di divenire peggiori di quello che temi.

Gli Ottomila
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Bianchi, Marco <1962->

Gli Ottomila : Karakorum e Himalaya, le quattordici vette più alte del mondo / Marco Bianchi ; presentazione di Riccardo Cassin

Milano : Mondadori, 2002

Abstract: Nel cuore dell'Asia, per oltre 2400 chilometri, la catena dell'Himalaya con le sue vette che superano gli ottomila metri di quota dà vita a un mondo magico e selvaggio nel quale si alternano foreste tropicali, deserti freddi d'alta quota, ghiacciai smisurati e vette colossali. Le foto del volume documentano l'incantesimo e l'aspra bellezza di una natura ancora intatta e la vita dei popoli che abitano questi territori sconfinati e ostili.

La montagna dentro
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Barmasse, Hervé <1977->

La montagna dentro / Hervé Barmasse

Laterza, 2015

Abstract: Uno degli ultimi eredi dei grandi alpinisti del passato racconta la sua storia. Hervé Barmasse è protagonista di scalate e avventure estreme. A sedici anni abbandona lo sci agonistico dopo un terribile incidente e deve reinventarsi. Il Cervino lo vede crescere e diventare uomo. Dopo ogni viaggio, dopo ogni salita su cime inviolate in terre lontane, ritorna alla sua montagna, scalandola in ogni stagione dell’anno e inventando nuove vie. Hervé racconta se stesso, la sua storia, la passione, la fatica, l’emozione delle scalate. L’alpinista viene dopo l’uomo, che pure affronta imprese straordinarie. Queste pagine non sono la scontata esaltazione di un campione dell’estremo, piuttosto il racconto di cosa c’è dietro l’avventura dell’alpinismo, dove il coraggio delle decisioni è sempre intrecciato alla fragilità e alla paura. In parete, come nella vita.

I miei ricordi
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Bonatti, Walter <1930-2011>

I miei ricordi : scalate al limite del possibile / Walter Bonatti

Solferino, 2020

Abstract: Grigna e Monte Bianco, Grand Capucin e Lavaredo, e poi K2, Dru, Cerro Torre, G4, Grandes Jorasses, Cervino: bastano pochi nomi per capire che il protagonista di queste pagine è Walter Bonatti, il grande alpinista che qui racconta le proprie imprese più entusiasmanti ma anche quelle più tragiche, come l'odissea tra le nevi del Pilone Centrale, o amare, come quella legata alla spedizione del 1954. Scalate ed emozioni estreme, dunque, e non solo: a questa appassionante antologia Bonatti volle aggiungere, oltre al racconto dei suoi ultimi viaggi in Patagonia, le sue riflessioni sulla montagna come fonte di incanto e di saggezza, di etica e di bellezza, sul potere della solitudine, sull'alpinismo come strumento di ricerca interiore. E sulla necessità di inseguire, consapevolmente e per tutta la vita, i propri sogni.

Eravamo immortali
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Manolo <1958->

Eravamo immortali / Manolo

Fabbri, 2018

Abstract: Manolo. Il Mago. O, semplicemente, Maurizio Zanolla. Un ragazzo cresciuto in un ambiente che vedeva le montagne solo come fonte di pericoli, e che un giorno, quasi per caso, ha scoperto il fascino della roccia. Un mondo verticale retto da regole proprie, distante da costrizioni e consuetudini della società, capace di imprimere una svolta al suo destino. Così, al rumore della fabbrica e a una quotidianità alienante si è sostituito il silenzio delle vette. Uno dei più grandi scalatori italiani e internazionali, che ha contribuito a cambiare per sempre il volto dell'arrampicata, racconta per la prima volta come ha scelto di affrontare le pareti alleggerendosi di tutto, fino a rifiutare persino i chiodi. Nella convinzione che la qualità del viaggio fosse più importante della meta, e che ogni traguardo portasse con sé una forma di responsabilità. La famiglia, gli affetti, le esperienze giovanili, gli amici delle prime scalate, le vie aperte spesso in libera e in solitaria, il tentativo di conquistare gli ottomila metri del Manaslu, fino a "Eternit" e "Il mattino dei maghi": Maurizio Zanolla ripercorre gli anni - tra i Settanta e gli Ottanta - che l'hanno portato alla celebrità. Non un elenco di scalate, o delle vie più difficili, ma l'affresco delle esperienze più significative, più intense e toccanti, di una vita vissuta alla ricerca dell'equilibrio.

Visione verticale
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Gogna, Alessandro <1946->

Visione verticale : la grande avventura dell'alpinismo / Alessandro Gogna

Laterza, 2020

Abstract: A chi gli chiedeva perché voleva scalare l’Everest, George Mallory, il grande pioniere himalayano, rispose: «Perché è lì». Da Preuss a Bonatti, da Mallory a Messner, da Cassin a Honnold, tutti i grandi della storia dell’alpinismo hanno avuto una propria, personalissima, ‘visione verticale’. L’apparente insensatezza di esporsi ad avventure che mettono a rischio la propria vita e l’impossibilità a resistere all’ignoto, le difficoltà e la brutalità della natura e i propri e umanissimi fantasmi: è il mistero e il fascino dell’alpinismo. Perché scalare? Perché mettere a rischio la propria vita? E farlo facendo ricorso a ogni mezzo o seguendo un’etica rigorosa? Nel corso di quasi due secoli e mezzo di vita, l’alpinismo ha subito innumerevoli rivoluzioni. Non solo e non tanto delle tecniche e degli strumenti, quanto piuttosto della sua stessa etica, delle ‘visioni verticali’ che l’hanno attraversato. C’è stato un alpinismo esplorativo, legato a una dimensione scientifica e conoscitiva; uno romantico, fondato sul confronto a ‘mani nude’ con la roccia; uno eroico, tutto teso alla ricerca della difficoltà estrema; fino alle forme commerciali e sportive che stiamo vivendo. Ognuna di queste ‘visioni’ ha costruito una sua dimensione morale, su ciò che era lecito e ciò che non lo era, su come si ‘doveva’ andare in montagna e sul perché lo si faceva. I grandi campioni, da Preuss a Bonatti, da Messner a Honnold, sono stati e sono anche portatori di una prospettiva che ha influenzato e condizionato migliaia di appassionati che ne hanno seguito gesta e fallimenti. A differenza di ogni altro sport, la ‘prima’ invernale della parete nord del Cervino, la ‘prima’ in solitaria senza ossigeno di un 8000 in Himalaya, il free solo sul granito della Yosemite Valley sono imprese che hanno scatenato dibattiti infiniti e ci interrogano ogni volta. Sono visioni che pongono domande sul senso stesso della nostra vita.

L'altro K2
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Serafin, Matteo <1972->

L'altro K2 : la tragedia dimenticata del Monte Api / Matteo Serafin

Hoepli, 2023

Abstract: Giovedì 15 aprile 1954: dall’aeroporto di Ciampino decolla un nuovissimo DC 6b della Pan American diretto a Nuova Delhi. A bordo, seduti fianco a fianco, due capispedizione, i più celebri esploratori italiani del momento: Ardito Desio diretto al K2 e Piero Ghiglione diretto allo sconosciuto Monte Api, la montagna più alta del Nepal occidentale. Dell’avventura al K2 sappiamo come andò a finire grazie a una puntuale copertura mediatica, mentre sull’Api... mistero. Dei quattro partiti per la cima tornò solo Ghiglione. Un uomo di settantuno anni che avrebbe portato sulle spalle il peso della scomparsa di tre giovani vite. Ma cosa era successo davvero, lassù, a 7132 metri al confine tra Nepal, India e Tibet? Sopravvissero in due: l’anziano capospedizione e lo sherpa Gyaltzen Norbu, tornato cieco e sfinito dopo giorni di lotta tra la vita e la morte. Messa in ombra dal successo della spedizione nazionale sul K2, la storia della più sfortunata tra le spedizioni italiane del dopoguerra fu presto relegata all’oblio, trascurata dalle cronache e addirittura messa in dubbio da alcuni storici dell’alpinismo a causa delle testimonianze contraddittorie dei due sopravvissuti. Quali furono le dinamiche del disastro che costò la vita di tre fra i più brillanti alpinisti italiani del dopoguerra? Quale trappola fece cadere Roberto Bignami nel torrente Chamlia? Che cosa spinse Giorgio Rosenkrantz e Giuseppe Barenghi a partire verso la vetta, contro il parere del capospedizione, senza sherpa, mentre il monsone si avvicinava? Il racconto di un viaggio senza ritorno verso la “montagna dell’ideale”, fra le pagine di quell’alpinismo eroico che plasmò la generazione di alpinisti cresciuti durante il Ventennio.

Il volo del corvo timido
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Meroi, Nives <1961->

Il volo del corvo timido : l'Annapurna e una scalata d'altri tempi / Nives Meroi

Rizzoli, 2019

Abstract: In Non ti farò aspettare l'autrice aveva raccontato il suo ottomila più difficile, il Kangchendzonga, su cui si era evidenziata la malattia di Romano, marito e compagno di cordata amatissimo. Questo libro riparte da lì per passare a un'altra vetta difficile, l'Annapurna, conquistata da N&R nel 2018, che ha insegnato loro profonde verità come solo la montagna può fare. Nives e Romano si sono trovati al campo base con degli alpinisti cileni forti ma inesperti. Solo una collaborazione fra tutti ha permesso che arrivassero in cima mettendo in discussione certezze e aprendo domande che fanno riflettere sulla vita: quanto conta l'individuo davanti alla Natura? Cos'è utile? Cosa superfluo? Vale di più la forza o l'esperienza?

La scalata dell'Everest
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Baccalario, Pierdomenico <1974->

La scalata dell'Everest / Pierdomenico Baccalario

EL, 2017

Abstract: 1953: Ed Hillar.y e Tenzinc Norgay partono per conquistare l'Everest. Il viaggio è arduo tra rocce e ghiacciai, ma i due sognano una cosa sola: arrivare per primi sul tetto del mondo.

Huascaran 1993
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Michieli, Maurizio

Huascaran 1993 : verso l'alto. Verso l'altro / Franco Michieli ; prefazione di Roberto Mantovani

Club Alpino Italiano. Sezione di Cedegolo, 2013

Abstract: Racconto della spedizione del 1993 organizzata dal Cai di Cedegolo sull'Huascaran in Perù, durante la quale persero la vita i due alpinisti camuni Battistino Bonali e Giandomenico Ducoli.

Layla nel regno del re delle nevi
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Messner, Reinhold <1944->

Layla nel regno del re delle nevi / Reinhold Messner ; illustrazioni di Davide Panizza

Erickson : BQE, 2019

Abstract: La storia di una bambina che, seguendo il proprio papà in capo al mondo, riflette su quali sono i valori importanti per lei.

I conquistatori dell'inutile
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Terray, Lionel <1921-1965>

I conquistatori dell'inutile / Lionel Terray ; traduzione di Andrea Gobetti

Torino : Vivalda, copyr. 2002

Abstract: L'autobiografia di uno dei protagonisti più dotati e generosi della rinascita francese del dopo guerra. Lionel Terray si affermò come una delle prime guide alpine di Chamonix di origine cittadina e di formazione intellettuale, alternando alla professione imprese straordinarie sulle Alpi e su ambite mete extraeuropee, dettate dalla pura passione per l'alta montagna.

K2, la verità
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Bonatti, Walter <1930-2011>

K2, la verità : storia di un caso / Walter Bonatti

Milano : Baldini & Castoldi Dalai, copyr. 2003

Abstract: Cosa accadde davvero il 30 e 31 luglio 1954 sul K2, a partire dai 7627 metri dell'ottavo campo e fino agli 8616 metri della sua cima -la seconda più elevata della Terra - vinta cinquant' anni fa dagli italiani? Come hanno potuto reggere, e persistere - davanti a documentazioni fotografiche e a testimonianze inequivocabili - le falsità della storia ufficiale di quel riprovevole assalto finale? Bonatti, protagonista e vittima della vicenda, qui riepiloga fatti e testimonianze, documenti e inchieste, eliminando ogni possibile dubbio su come siano andate realmente le cose. Con la determinazione che ha accompagnato ogni tratto della sua vita indica, in pagine piene di tensione e di amarezza, il lato oscuro di quell'impresa.