Clara Toninelli

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Letzte eingegebene Rezensionen

Biancaneve e i Sette Nani - la favola dei fratelli Grimm

Aspettavo con molta curiosità questo albo, perché non vedevo l'ora di ammirare da vicino le splendide illustrazioni di Biancaneve, realizzate da Nancy Ekholm Burkert.
Molto distanti dal tono disneyano, ambientano la fiaba in un imprecisato Medioevo, molto dettagliato e ricco di realismo e suggestione.

[La casa editrice Camelozampa ha appena meritoriamente ripubblicato l'opera, da tempo fuori commercio e quindi introvabile se non in biblioteca].

#RBBCreadingchallenge2023 - 43: un libro che ha un numero nel titolo

I Wandervögel: una generazione perduta - Winfried Mogge

Il Wandervogel ("uccello migratore") fu un movimento giovanile naturalista, romantico e antiborghese, molto in voga nella Germania dei primi decenni del ' 900.

I Wandervögel rifiutavano la civiltà industriale, in nome di un ritorno alla Natura che li portava a prediligere i bivacchi nei boschi, la cultura del corpo libero e prestante, la musica e la danza ispirate alle tradizioni popolari.
Con i Wandervögel si diffonde l'usanza del campeggio, del trekking, della ginnastica in funzione del culto del corpo. Consigliavano anche di essere astemi e vegetariani. Ispirati alla Grecia antica, l'omoerotismo era ben visto.

Nel 1933 i nazisti misero fuori legge i Wandervögel e tutti i gruppi giovanili che risultassero indipendenti dalla gioventù hitleriana.

Una straordinaria documentazione fotografica del movimento, qui proposta in una piccola silloge rappresentativa, è costituita dall'archivio di Julius Gross, il fotografo ufficiale dei Wandervögel.
In questo libro, vediamo molte fotografie di giovani in VIAGGIO (altra parola chiave del movimento), nei boschi, o intenti a cucinare attorno al fuoco.
In altri momenti ci sono fienili, piccoli borghi silvestri, o, via via che ci avviciniamo agli anni '30, sempre più adunanze e raduni di questi giovani controcorrente.
Gross, maestro nel gioco di luci e ombre, riesce a dare un forte impatto emotivo alle sue rappresentazioni.

#RBBCreadingchallenge2023 - 41: un libro che ha meno di 150 pagine

Storia del paesaggio agrario italiano - Emilio Sereni

Ecco un saggio ricchissimo e accurato, fondamentale per chiunque si interessi non solo di questioni agrarie, ma anche paesaggistiche in generale, o che semplicemente desideri conoscere meglio la storia del territorio agricolo italiano.

Frutto degli studi di molti anni di un uomo coltissimo, poliglotta (conosceva molte lingue sia moderne, compreso il giapponese, che antiche), condannato ripetutamente per la sua attività antifascista, la "Storia del paesaggio agrario italiano" analizza i cambiamenti intercorsi nel nostro paese nei secoli, dall'epoca della colonizzazione greca, fino a metà '900.

Per illustrare meglio i suoi concetti, Sereni, oltre agli strumenti dello storico, dell'economista e del sociologo, ricorre molto frequentemente, in modo del tutto appropriato e originale, alla storia dell'arte di ogni epoca.

Lettura impegnativa, ma che ripaga molto ampiamente.

#RBBCreadingchallenge2023 - 30: un libro ambientato in campagna

Girl from the other side = Siúil, a Rún / Nagabe. 1

"Questa è la favola dell'oscura creatura e della bambina, che indugiano sul calar della sera, al confine tra il giorno e la notte".

Bianco e nero molto suggestivo ed elegante, boschi. Atmosfera malinconica e dark, fortemente giocata sui contrasti: luce/buio, bene/male, dentro/fuori...

Se amate le fiabe dei Grimm, questo manga vi farà sentire a casa.

#RBBCchallenge2023 - 3: un libro ambientato in un mondo postapocalittico

Simple - Yotam Ottolenghi

"Per me cucinare ha sempre avuto a che fare con l'abbondanza, la generosità, la freschezza e la sorpresa".
Yotam Ottolenghi
Se aggiungiamo che i suoi piatti sono prevalentemente plant based, con un gusto fusion, spiccatamente mediterraneo-mediorientale, creati con l'aggiunta di molte erbe aromatiche e spezie insolite (zaatar, harissa alla rosa, peperoncino Urfa in scaglie, etc...), come è possibile non innamorarsene?

Primo sangue - Amélie Nothomb

"Mi portano davanti al plotone di esecuzione. Il tempo si dilata, ogni secondo dura un secolo più del precedente.Ho ventotto anni".
Da un incipit così, si direbbe mai che le pagine che seguiranno saranno piene di meravigliosa leggerezza, senso dell'umorismo, gioia di vivere?

Amélie Nothomb ricostruisce con una scrittura affilata e piacevolissima la biografia del padre, mettendosi direttamente nei panni di lui.
Bambino rimasto orfano di padre in tenerissima età, viene affidato alle cure dei nonni materni, dal momento che la bellissima madre lo rifiuta inconsciamente, perché le ricorda troppo il defunto marito.

Appartenendo ad una delle famiglie più in vista del Belgio, Patrick vive nella bambagia, finché non viene spedito a temprarsi dal nonno paterno.
Costui è un bizzarro barone decaduto, con velleità poetiche, che abita in un silvestre castello malconcio, con una nidiata di bambini selvaggi avuti dalla seconda giovane moglie.

La vita lì è dura, darwiniana: bisogna lottare per un piatto di minestra a tavola, non esiste riscaldamento mai, ognuno deve badare a sé.
Ma Patrick, contro ogni aspettativa, si innamora di questa vita libera e dei suoi giovanissimi zii, e impara a *sopravvivere*.
Questa lezione gli tornerà vitale quando, all'inizio della sua carriera diplomatica, a 28 anni, appunto, verrà rapito in Congo, insieme ad altri mille ostaggi la cui vita dipende tutta da lui...

Si legge in un baleno, con un sorriso anche quando gli eventi non sono dei più felici ...
Bello!

#RBBCchallenge2023 - 38: un libro vincitore di un premio nazionale
(Prix Renaudot 2021 e Premio Strega Europeo 2022))

Il bambino argento - Kristina Ohlsson

Grazioso giallo svedese per ragazzi, ambientato in inverno in una piccola cittadina di mare.
Chi sono i migranti del misterioso barcone attraccato in porto?
Chi è quell'enigmatico bambino vestito troppo leggero, che appare e scompare repentinamente mentre nevica?
Davvero esiste un tesoro d'argento seppellito chissà dove dà più di cento anni?
...
#RBBCchallenge2023 - 29: un libro ambientato al mare

Gli undici - Pierre Michon

Forse Michon non doveva fare lo scrittore, ma il funambolo.
Visto come costruisce un incredibile romanzo dalle atmosfere caravaggesche, buie squarciate da chiarori, su un pittore (mai esistito), che dipinge un quadro straordinario ( altrettanto inesistente), ai tempi della Rivoluzione Francese.

Fondato su un linguaggio potente, colto, musicale, con riverberi di oralità che accentuano il tono misterioso del racconto, "Gli Undici" è una lettura tanto impegnativa, quanto affascinante.

[Gli *Undici* del titolo sono i rappresentanti del Comitato di Salute Pubblica (Robespierre, Saint-Just, Barrère, etc.), istituito durante il Regime del Terrore].

#RbbcChallenge2023 - 47: un libro che ha per protagonista un quadro o un artista

La mente che sente - Daniela Lucangeli

Nel 2020, in piena pandemia, la psicologa Daniela Lucangeli decide di indagare i complessi sentimenti e le reazioni poste in essere durante il lock down.

Suo scopo è quello di suggerire un momento di riflessione che possa essere d'aiuto per uscire dalle sensazioni negative, in un tentativo di solidarietà e di vicinanza" alternativa.
Si parla di speranza, di pianto, di resilienza, di sorriso, saturazione, desiderio, e molto altro.

I capitoli sono brevi e semplici, improntati a gentilezza e fiducia.
Aiutano, secondo me...

#RbbcChallenge2023 - 44: un libro con la copertina verde

Fuoco e ghiaccio - Robert Frost

Robert Frost è il poeta più rappresentativo del '900 americano, e tuttavia non è sufficientemente conosciuto nel nostro paese.
Adelphi colma ora questa lacuna, presentando al lettore italiano una vastissima scelta da un corpus poetico di 50 anni (1913- 1962), racchiusa in un solo volume.

Frost è cantore della Natura e dei paesaggi rurali, ma non bisogna pensarlo in chiave puramente edenica, idillica: i suoi boschi sono infatti pieni d'ombra, la sua stagione è l'inverno, la morte un'ospite sempre presente, anche quando non si vede.

I versi sono estremamente musicali, intessuti di rime e assonanze che, pur nella sua bravura, neanche la traduttrice può rendere; alcuni componimenti, o manciate di versi, hanno spesso addirittura un sapore gnomico.

Il breve saggio finale di Ottavio Fatica, anche se un po' infarcito di vasti riferimenti letterari e cinematografici per fare il pavoncino, è molto interessante.

#RbbcChallenge2023 - 42: un libro che ha più di 500 pagine

La cucina ebraica - Clarissa Hyman

Mi piacciono i rituali ed i sapori nuovi, perciò la cucina ebraica, con tutti i suoi significati e le sue prescrizioni, i suoi profumati ingredienti e le sue contaminazioni, mi ispira molto!
Ricette deliziose, fotografate molto bene.

#RBBCreadingchallenge2023 - 12: un libro che fa venire l'acquolina in bocca

Il cappotto - Nikolaj Vasil'evic Gogol'

Un modesto impiegato, solitario, senza ambizioni, tutto dedito al suo lavoro, viene non per questo apprezzato, ma anzi irriso dai colleghi.
Quando, forzato dalle circostanze e nonostante tutta la sua riluttanza iniziale, è costretto a farsi confezionare un cappotto nuovo, questo diviene per lui fonte di attesa e di speranza e, una volta pronto e indossato, di orgoglio e felicità inaspettati.
Improvvisamente, infatti, tutti iniziano a notare Akakj Akakievic e a fargli dei complimenti; vien data persino una festa serale in suo onore!
Senonché, al rientro, il protagonista viene derubato del prezioso indumento.
Da lì, cercando invano giustizia e ricevendo invece solo umiliazioni, muore di consunzione e crepacuore, ignorato da tutti.
Da allora, tuttavia, il suo fantasma torna a vendicarsi, rubando i cappotti degli abitanti di San Pietroburgo.

Grande qualità di scrittura per un racconto che, benché ottocentesco, presenta dinamiche relazionali modernissime: la solitudine, certi rapporti di lavoro insalubri e crudeli, la mitezza scambiata per stupidità...

#RBBCreadingchallenge2023 - 40: un libro che ha almeno 100 anni più di te

LTI - Victor Klemperer

Victor Klemperer è ebreo. Nel 1935 le leggi razziali lo costringono a lasciare la cattedra di filologia romanza all'università di Dresda.
Lui allora inizia a tenere un diario in cui annota tutte le alterazioni e le manipolazioni sulla lingua tedesca messe in atto dalla propaganda nazionalsocialista.
Klemperer denomina LTI (Lingua Tertii Imperii) questa neolingua, per ironizzare sulla mania delle sigle e delle abbreviazioni, adottata nel linguaggio nazionalsocialista.
Le sue osservazioni denotano acume, intelligenza, spirito critico. Sono di un'assoluta modernità e rappresentano un modello di analisi anche per i NOSTRI tempi...
Interessantissimo.

#RBBCreadingchallenge2023 - 34: un libro su un evento realmente accaduto

Lacrime, sudore e sangue - Winston Churchill

"Ciò che ho detto a tutti coloro che hanno accettato di entrare a far parte di questo governo lo ripeto oggi alla camera: «Non ho altro da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore».
Ci aspetta una prova tra le più gravi da affrontare. Ci aspettano moltissimi mesi di sacrificio e di sofferenza e saranno mesi che passano lentamente"...

E. CHURCHILL, Discorso alla Camera dei Comuni, del 13 Maggio 1940

Bestiario nazista - Jan Mohnhaupt

Lo studio degli animali nel Terzo Reich non deve essere considerato una balzana amenità, ma uno specchio importante della quotidianità e dell'ideologia nazionalsocialista.
Ogni capitolo di questo saggio avvincente e ottimamente documentato analizza la figura di un animale, offrendoci osservazioni di grande interesse e originalità.

Partiamo dalla passione di Hitler per i cani (i pastori tedeschi in particolare) e per il loro progenitore, il lupo, animale totemico per eccellenza, simbolo di quel mondo teutonico primigenio e selvaggio che i nazisti volevano ricreare.
Hitler firmava lettere private con il nome "Wolf".

Il maiale, dal canto suo, bello lardoso, non selezionato per avere la carne magra come quello inglese, è l'animale attraverso il quale il Regime desidera ardentemente raggiungere l'ideale dell'autarchia alimentare. Per sostenerne l'allevamento, si diffonderà massicciamente la cultura dei campi di patate ed una sorta di (forzato) "riciclo dell'organico" ante litteram.
Il progetto dell'autarchia tramite i maiali fallirà clamorosamente.

Il gatto, nonostante alcuni gerarchi gattofili e l' evidente utilità del felino nell'eliminazione dei topi, viene perlopiù considerato come "bestia ebraica", sfuggente e inaffidabile. Via libera alla sua eliminazione.

Persino il baco da seta (il cui pregiato prodotto finale serviva per realizzare i paracaduti) e le dorifore delle patate vengono utilizzati dal Regime per addestrare i giovani alla guerra e al combattimento, nonché per inculcare nei bambini l'utile idea di "parassita".

Nel saggio si parla poi di cervi, la preda preferita di quel patologico collezionista di trofei che era Göring, il quale non esitó minimamente a far bruciare interi villaggi polacchi e a farne uccidere gli abitanti, al solo fine di poter estendere la sua riserva di caccia.
Pare che, alla notizia dell'avanzata russa sul fronte orientale alla fine della guerra, il suo primo commento fosse: "Oh, i miei poveri cervi..." (inteso non in senso affettivo, ma semplicemente come rammarico per la perdita dell'oggetto delle sue battute di caccia).

Un capitolo a sé, infine, è dedicato ai preziosissimo cavallo, vero compagno di vita in tempo di guerra, unico animale erbivoro ad essere venerato fra tutti quei predatori così cari all'ideologia nazista, da aver battezzato anche i propri carri armati con i loro nomi ("Tiger", "Leopard").

Il saggio è bellissimo e molto scorrevole: lo consiglio vivamente.

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Letzte im Forum eingegebene Posts

Re: Piccola biblioteca lesbica

Ci sono anche le bellissime poesie di Carol Ann Duffy, "Lo spendore del tempio";
il fumetto "Non ti avevo nemmeno notato";
alcune parti del libro "Ragazzo da parete", da cui han tratto anche il film "Noi siamo infinito".
Ciao!

Re: Lo scrittore delle passioni dal profondo

Uno scrittore meraviglioso, così appassionato imperfetto traboccante,
capace di guardare nel sottosuolo del cuore umano,
i suoi indimenticabili umani troppo umani personaggi,
i suoi romanzi nell'essenza più veri del vero...

I miei preferitissimi:
lunghi: I fratelli Karamazov, L'idiota
brevi: Il giocatore, La mite

Re: La vita davanti a sè - Romain Gary

Bel libro, Piero, condivido; di un grande autore (dalla vita ancor più romanzesca dei suoi romanzi, per altro...)

Fra gli altri suoi scritti sempre belli che ho letto, a me è piaciuto particolarmente anche "La promessa dell'alba";
(anche qui torna quell'intrecciarsi stretto di umorismo e tragedia e malinconia e coraggio)

Re: Caro libro, nun te regghe più!

F. BEGAUDEAU, Verso la dolcezza, Einaudi

Stufo di capolavori, hai voglia di un libro insulso? Vuoi finalmente parcheggiare il cervello e farti una passeggiata nello spettegolio di un trentenne immaturo, giornalista sportivo, dalla vita sociale e sessuale altalenante e piuttosto meschina? Benissimo, il libro che cerchi è questo!

[l'autore è lo stesso de "La classe", da cui han tratto il film omonimo, Palma d'oro a Cannes, piuttosto buono.
Questo secondo romanzo, di promettente ha mantenuto solo il titolo! ]

Re: Venezia

Il primo che mi viene in mente è un bellissimo classico che si addice all'autunno: *Morte a Venezia*, di Thomas Mann.

Ciao!

Re: Il gioco degli incipit

Marta, il bel gioco è durato proprio poco!
Hai indovinato; la risposta è *Delitto e castigo*.

Allora rilancio:

" Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io sapessi per certo era questa: che mi chiamavo ............... E me ne approfittavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti dimostrava d'aver perduto il senno fino al punto di venire da me per qualche consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle spalle, socchiudendo gli occhi e gli rispondevo:
- Io mi chiamo...............
- Grazie caro. Questo lo so.
- E ti par poco?
Non pareva molto, per dir la verità neanche a me. Ma ignoravo allora che cosa volesse dire il non saper neppur questo, il non poter più rispondere, cioè, come prima, all'occorenza:
- Io mi chiamo ................."

Il gioco degli incipit

Facciamo un gioco. Vi dico l'inizio di un romanzo famoso, e chi vuole prova a indovinare:

" In una giornata estremamente calda del principio di luglio, verso sera, un giovane scese in strada dalla stanzuccia che aveva in subaffitto nel vicolo di S. e lentamente, come fosse indeciso, s'avviò verso il ponte di K.
Per la scala, evitò felicemente l'incontro della sua padrona di casa. La stanzuccia di lui veniva a trovarsi proprio sotto il tetto di un alto casamento a cinque piani e rassomigliava a un armadio più che a una dimora. La padrona che gliela affittava, vitto e servizio compresi, abitava una scala più in basso..."

Vi è venuta qualche idea?

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