Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese

Abstract: Uno scrittore che sognò tutta la vita di non avere davanti a sé altro che la pagina bianca da colmare. Lo avevano costretto a fare il governatore cavallaro nella Lunigiana infestata dai briganti, l'ambasciatore a Roma tra le corruttele della corte papale: ora, attraverso un ironico autoritratto, rivendica il soprannome di Ludovico delle tranquillità, appioppatogli dagli Este. Ed è proprio questa la voce del poeta che Ermanno Cavazzoni riproduce divertito: A me, dice l'Ariosto, piace cuocere una rapa sul fuoco e poi mangiarmela con un po' di sale e d'aceto... io preferisco stare nella mia contrada, e le tempeste e i tuoni vederli sulla carta. Davanti al proprio leggio, l'Ariosto vola sulle ali della fantasia ai quattro angoli del globo, sulle orme dei suoi paladini, invasati dall'amore. E dire che lui anche dal matrimonio intende preservarsi: a meno che non si tratti di una compagna capace di infondere quiete nel consorte. Dunque, eccola di nuovo quell'ostinata difesa del privato che le Satire propongono con disarmante sincerità. E chissà, forse questa breve lettura sarà in grado di infondere nuovo vigore in chi voglia ritagliarsi un margine - pur piccolo - di libertà nel frastornante disordine della vita.

Abstract: Sir Gawain e il Cavaliere Verde è un poema scritto in medio inglese e risalente al tardo XIV secolo, una delle opere più antiche della letteratura inglese dopo Beowulf. In esso si narra l'avventura di Gawain, un cavaliere senza macchia e senza paura della Tavola Rotonda, che accetta la sfida di un misterioso Cavaliere Verde, comparso improvvisamente al castello di re Artù durante i festeggiamenti di Natale. Il Cavaliere Verde lancia una sfida ai presenti e Sir Gawain la accetta e decapita il misterioso sfidante, che raccoglie da terra la propria testa e si allontana, rammentando al cavaliere che gli deve soddisfazione. Ha quindi inizio la storia di Sir Gawain, impegnato nel lunghissimo viaggio irto di pericoli per raggiungere il luogo prescelto dove onorerà la promessa, sempre pronto a mostrare il suo alto spirito di cavalleria e lealtà... Simon Armitage racconta e traduce questo classico appartenente alla letteratura cavalleresca, rendendolo comprensibile e godibile ai lettori di oggi.