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Un gioco da ragazzi
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Ruggeri, Enrico <1957->

Un gioco da ragazzi

La nave di Teseo +, 2020

Abstract: I fratelli Scarrone, Mario, Vincenzo e Aurora, crescono nel dopoguerra figli di un'educazione borghese, fiduciosi in un avvenire scandito dai sogni dorati del boom economico: l'automobile per andare in vacanza, il televisore, il giradischi. Ma il vento tumultuoso del 1968 arriva a scompaginare le loro vite. Il padre Carlo, professore universitario, subisce la contestazione dei suoi studenti come un affronto da cui non sa riprendersi. Mario legge molto, frequenta il movimento, vive la sua formazione come una lotta per ideali che in famiglia non aveva conosciuto. Così il solco col fratello minore Vincenzo, che preferisce il calcio e gli amici alla politica, si fa sempre più grande. La giovane Aurora cerca di tenere unita la famiglia mentre si avvicina al mondo della musica, e tra concerti e piccole tournée dopo il diploma entra in una casa discografica. Quando il boom economico lascia il posto al suono sordo dei proiettili e delle bombe che scuotono gli anni di piombo, Mario e Vincenzo si ritroveranno su fronti opposti, costretti a fuggire dalle loro vite troppo in bilico. Lontani, ripartiranno dal fondo per riscoprire solo molti anni dopo, nel modo più estremo e inaspettato, quanto era forte il legame che li univa. In una grande, intensa, storia di famiglia, Enrico Ruggeri racconta la nostra meglio gioventù che scopre i suoi lati più oscuri, tra politica, musica, amori furiosi e una passione che non si spegne fino all'ultima pagina.

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Un romanzo semplice, ma ricco di fatti storici realmente accaduti che fanno da sfondo alla storia di una famiglia che va dagli anni '50 agli anni '80; ambiente milanese, politica giovanile, estremismi, anni di piombo, vengono narrati con apparente distacco, ma regalano un quadro lucido di quel periodo, facendo luce su movimenti, passioni e sentimenti che appartengono ad un momento molto difficile del nostro paese, mai ben chiarito né dimenticato.
Bravo Ruggeri nel suo ruolo di scrittore, scrive bene e ha da dire, convince ed offre ricordi ed immagini che aiutano a capire molte cose, soprattutto agli over 60 che, come lui, hanno vissuto e attraversato quell'epoca controversa e complicata, magari senza comprenderla appieno.

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