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Milano : Iperborea, copyr. 1995
Abstract: Un romanzo a sfondo autobiografico costituito da una serie di racconti e di lettere apparentemente disorganiche e dispersive, ma in realtà aderenti a un piano unitario: si tratta infatti di un ripiegamento introspettivo dell'autore in se stesso, nell'intento di porre degli interrogativi, che per lo più rimangono senza risposta, sul senso dell'essere, sul problema morale e del male.
19 February 2024 am 16:09
Stokkolma solo andata.
Ricordo che alla fine degli anni '70 entrai in una caffetteria di Stoccolma. Rimasi stupito per il fatto che nel locale, pur essendo abbastanza affollato, non si sentiva volare una mosca. Non è che la gente stesse in silenzio, ma semplicemente bisbigliava. Senza gesticolare e senza sbraitare parlavano delle loro cose, fossero fatti quotidiani o questioni trascendentali. Questo episodio mi torna in mente quando leggo il buon Gustafsson, perchè ha la capacità di affrontare qualsiasi argomento, sia esso la morte, Dio o la sofferenza, senza mai alzare la voce, con autentica nonchalance. Lasciandoci in questo soffuso silenzio con il desiderio di riflettere.
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