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2011
Teil von: Hermes Trismegistus. La rivelazione segreta di Ermete Trismegisto / a cura di Paolo Scarpi
Le metamorfosi / Publio Ovidio Nasone ; cura e traduzione in versi di Mario Scaffidi Abbate
Ed. integrale
Roma : Newton, 2011
Abstract: È uno dei classici dell'antichità più amati non solo da grandi poeti e scrittori ma anche da un pubblico vastissimo di lettori: Ariosto ne era innamorato, Dante lo cita più volte, ha ispirato Shakespeare, D'Annunzio e Montale, commuove con le sue tragiche storie d'amore, diverte con la sua ironia. Le Metamorfosi è un libro che affascina perché racconta duecentoquarantasei bellissime favole, tutte dedicate al gioco, tanto caro ai Greci che ne riempirono il loro mondo magico, del cambiamento improvviso e totale, della trasformazione, Sorprende e fa riflettere scoprire che protagoniste di questi ultimi e definitivi esiti di passioni, di offese mortali e follia sono soprattutto donne, dai nomi fatali: Europa, Armonia, Medea, Medusa, Filomela, Arianna, Tisbe, Eco, come a testimoniare la sensibilità di Ovidio - poeta romano esiliato, cacciato e abbandonato come qualcuna delle sue eroine - per l'universo femminile. Con la profondità del sentire e la potenza dell'invenzione poetica, ci trascina attraverso i quindici libri del suo capolavoro come attraverso un mare di immagini, dove prendono vita i personaggi più diversi, ma dove soprattutto è la voce delle donne a modulare la paura, l'amore, l'odio e la disperazione a fronte di un universo maschile che è già di pietra.
2011
Abstract: Insieme all'Odissea, le Metamorfosi sono il libro più fortunato che l'antichità classica ci abbia lasciato. Dante e Shakespeare, pittori e scultori, musicisti e romanzieri di ogni paese e di ogni età lo hanno amato, riscritto, illustrato, dipinto. È il libro che per la sua leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità e molteplicità Italo Calvino affidava al terzo millennio. È la summa del mito antico, ma anche delle passioni e dell'infelicità che dominano da sempre il mondo. Tutto, secondo Ovidio, muta: il cosmo, gli dèi, i corpi degli uomini e delle donne. Nelle Metamorfosi, le storie di animali che divengono pietre, di eroi e ninfe mutati in stelle, di numi che s'incarnano, nascono l'una dall'altra, si intrecciano, riaffiorano in sequenza velocissima e cangiante. Con il quarto volume dell'opera giungiamo ai libri centrali delle Metamorfosi, quelli che vanno dal VII al IX. Vi incontriamo vicende celeberrime: quella, furibonda, di Giasone e soprattutto di Medea durante e dopo la spedizione degli Argonauti, la prima che abbia solcato il mare; la terribile pestilenza di Egina; le storie tragiche di Cefalo e Procri, di Minosse e Scilla, di Ercole e Deianira; ma anche, all'estremo opposto, la favola delicatissima e commovente di Filemone e Bauci, che gli interpreti del Medioevo cristiano seppero bene come spiegare. I due vecchi sposi ospitano Mercurio e Giove nella loro misera capanna, pronti persino a sacrificare la loro unica oca per sfamare degnamente gli dèi.
Tieste / Lucio Anneo Seneca ; introduzione, traduzione e note di Francesca Nenci
4. ed.
BUR, 2011
Abstract: Una delle più fosche tragede dell'antichità si consuma nella casa maledetta delle Atridi: due fratelli, Tieste e Ateo - tiranno di Micene - si odiano per la sete di potere. Tieste torna in città lusingato dalle promesse di pace del fratello che invece, istigato dall'ombra di Tantalo, liberato dall'Ade dalle Furie, gli servirà subdolamente come pasto riconciliatore le carni dei figli. Una tragedia che ha suscitato al tempo stesso orrore e torbida attrazione in tutte le epoche; una spaventosa metafora dell'abiezione in cui può cadere chi vive solo per il potere.
Olschki, 2011
Abstract: Questo Supplemento completa il lavoro di catalogazione delle edizioni del XV e XVI secolo possedute dalla Provincia minoritica dell’Emilia Romagna, iniziato diversi anni fa e concretizzatosi nel 1999 con il catalogo Bibliotheca Franciscana: il recente ritrovamento di altri esemplari di edizioni nuove o già descritte ha permesso di riunire ora presso la sede dell’Osservanza di Bologna tutti i volumi stampati in questi due secoli, per un totale di 139 incunaboli e 2.119 cinquecentine.
Ristampa anastatica / a cura di Giorgio Bernardi Perini, Roberto Stringa e Otello Fabris
Amici di Merlin Cocai, 2011
San Clemente : Studio domenicano, 2011
Vol. 1: Libri I-XIII / Lucio Anneo Seneca
Milano : Garzanti, 2011
2011
Teil von: Alighieri, Dante <1265-1321>. Opere / Dante Alighieri ; edizione diretta da Marco Santagata
Abstract: L'equipe che cura per i Meridiani le opere di Dante tradizionalmente definite minori è diretta da Marco Santagata. L'edizione si articola in tre volumi in cui le opere per la prima volta sono disposte in ordine cronologico, superando la consueta divisione fra il Dante latino e quello volgare. Significativa è l'attenzione riservata al pensiero politico di Dante, alla sua speculazione filosofica, alle sue riflessioni sulla lingua, che vengono studiati da esperti dei singoli ambiti. In questo primo volume viene presentata la poesia di Dante e la sua riflessione sulla poesia. Punti di forza sono il ricchissimo e innovativo commento di Claudio Giunta alle Rime; e quello di Mirko Tavoni al De vulgari eloquentia, le cui ricerche modificano in profondità il quadro del pensiero linguistico dantesco. Per la Vita Nova si ripropone, appositamente rivista e aggiornata, l'edizione pubblicata da Einaudi nel 1996 a cura di Guglielmo Gorni. La collocazione cronologica delle Rime prima della Vita Nova consente di seguire lo sperimentalismo di Dante giovane, impegnato su ogni accordo della tastiera lirica contemporanea e capace poi di operare una consapevole scelta critica e interpretativa. Di grande respiro l'Introduzione generale, firmata dallo stesso Santagata, che delinea un panorama originale della poetica e del pensiero di Dante, seguendone l'evoluzione e rintracciandone i motivi ricorrenti all'interno delle opere. Introduzione di Marco Santagata.
Bompiani, 2011
Abstract: Marsilio Ficino (1433-1499) è tra i maggiori filosofi del Quattrocento. Dalla personalità complessa, egli fu insieme medico, astrologo, teologo, filologo e filosofo, fine traduttore e interprete e sottile pensatore, tanto votato alla più astratta speculazione dialettica, quanto consacrato all'impegno presbiterale, secondo una particolare visione del rapporto tra ricerca filosofica e dignità sacerdotale, fondata sull'unità di sapientia e religio. Se gli va ascritto il merito di avere, alle soglie dell'età moderna, offerto al mondo latino la conoscenza dei testi fondamentali della tradizione platonica greca, che ebbero sulla coscienza occidentale un influsso equiparabile a quello esercitato dalle opere di Aristotele sul pensiero medioevale del XIII secolo, nondimeno va riconosciuto che, assumendosi consapevolmente e pienamente il compito di affiancare alle traduzioni che andava svolgendo i necessari strumenti ermeneutici, quali introduzioni e commentari, da un lato egli seppe realizzare una sintesi dottrinaria che assurge alla dignità di un autentico sistema filosofico; dall'altro concorse in modo decisivo alla "nascita" di una nuova immagine e di un nuovo linguaggio della filosofia, non più patrimonio esclusivo dei magistri, ma presente e operante nella cultura di letterati e filologi, storici e uomini politici e, addirittura, di un nuovo ceto di tecnici e artisti, contribuendo alla fine dell'egemonia aristotelica in seno alle università.
2011
Teil von: Histoire Auguste
Penia / Rinuccio Aretino ; a cura di Ludovica Radif ; prefazione di Antonio Staüble
Franco Cesati, 2011
Abstract: Più che traduzione del Pluto di Aristofane, la Fabula Penia (o "Commedia della povertà")di Rinuccio Aretino (1390-1457) è una spregiudicata operazione di repêchage: l'umanista si appropria del testo greco, lo fa suo; non cita né il titolo originale, né l'autore, dileguano entrambi dietro la ricapitalizzazione di una fabula, che, mimeticamente, si dà come rumor udito in Grecia da due vecchi, Blepsidismus e Gurgulio. La Fabula Penia è una rara commedia umanistica sviluppata oltre il solco della tradizionale sequela plautina e terenziana; eppure, tutto il mondo utopico di Aristofane qui implode e viene sovvertito: Cremilo, che, compliceAsclepio, avrebbe voluto restituire la vista a Pluto (dio della ricchezza) e garantire l'avvento di un mondo equo, viene, adesso, condannato da Povertà, che rivendica il proprio ruolo di motore del mondo; l'idea è che l'essere umano progredisca per necessità e per indigenza. Certo, da Aristofane ad Aretino le domande sulla cecità e sull'ingiustizia delle permutazioni (Inf. VII 88) della sorte restano le stesse, non dissimili da quelle, sempreverdi, di Qohèlet: "Tutto ho visto nei giorni della mia vanità: perire il giusto nonostante la sua giustizia, vivere a lungo l'empio nonostante la sua iniquità" (Ecl. 7.15); ma Aristofane e Aretino diventano ora estremi di una retta concettuale, che si torce fino a raggiungere esiti speculari. Così, paradossalmente, dal Pluto si genera Penia, Ricchezza provoca l'espressione della Povertà. Siamo di fronte a un divertissement, naturalmente, che si sviluppa come retorica controversia, ma fa perno sul linguaggio comico di Terenzio.
Vol. 3: La Costituzione / morfologia e commento di Paolo Carafa, Mario Fiorentini e Ugo Fusco
Abstract: Attorno alle origini di Roma esiste una complessa, affascinante leggenda che l'opera della Fondazione Valla intende ricostruire su basi nuove. Essa si articola in quattro volumi (il primo uscito nel 2006; il secondo nel 2010; il quarto - La morte di Tifo Tazze e la fine di Romolo - previsto per il 2012) e offre al lettore un'ampia raccolta di fonti (annalistiche, antiquarie e poetiche; da Esiodo ai Padri della Chiesa) divise per mitemi o unità mitiche fondamentali, e analizzate comparativamente alla ricerca dei motivi canonici fissati dalla tradizione e di una stratigrafia del mito confrontata con gli scavi archeologici. Se il secondo volume, ripercorrendo le vicende del ratto delle sabine e della conseguente guerra romano-sabina, si concludeva con la riconciliazione fra i due popoli e la creazione di uno stato comune, il terzo volume è dedicato in maniera specifica e approfondita alla costituzione, che della vita comune è il fondamento: organizzazione civica ed esercito, divisione dei poteri e spartizione del territorio, e poi feste e costumi, riti, leggi e istituzioni che dagli eventi narrati traggono la loro origine.
3: La divina predestinazione / a cura di Giorgio Tourn e Franco Ronchi
Claudiana, 2011
Abstract: La dottrina della predestinazione, che nella storia del pensiero cristiano ha dato luogo a diversi equivoci, è associata in modo così stretto a Giovanni Calvino da venire identificata con la sua teologia.
Olshki, 2011
Abstract: Il De incantationibus, l’unica opera di Pietro Pomponazzi iscritta nell’Indice dei libri proibiti, propone una spiegazione fisica dei fenomeni magici in diretta polemica con la letteratura demonologica e inquisitoriale, che negli stessi anni andava alimentando la caccia alle streghe. Lo scritto, che ebbe un’elaborazione tormentata e che forse l’autore non considerò mai concluso, circolò ampiamente in forma manoscritta fino alla princeps curata da Guglielmo Gratarol nel 1556.
2011
Teil von: Tertullianus, Quintus Septimius Florens <circa 155-circa 230>. Opere montaniste / Tertulliano
2011
Teil von: 1: Lettere
Dizionario latino : latino-italiano, italiano-latino / T. Vallauri, C. Durando
Rusconi libri, 2011
Dizionario dei termini liturgici bizantini e dell'Oriente cristiano / Attilio Vaccaro
Argo, 2011
Abstract: Vi sono, soprattutto nell'Italia meridionale, antiche e radicate comunità cristiane - in genere di etnia greca o albanese - che, anche dopo l'adesione al cattolicesimo, hanno conservato l'antico sistema liturgico bizantino, che è poi quello ancora seguito dalle comunità ortodosse dell'Oriente cristiano. Non è semplice accedere a questo mondo in gran parte sconosciuto e non di rado misterioso: il prezioso dizionario curato da Attilio Vaccaro, ripercorrendo itinerari spesso dimenticati della storia del cristianesimo, ha il merito di dischiudere anche al lettore profano l'universo della liturgia bizantina e dei suoi affascinanti simbolismi.