Luca Flocchini

سيرة ذاتية

Mi chiamo Luca, mi piace molto leggere o meglio, dovrei dire ascoltare i libri, non ho un genere preferito sebbene prediligo i libri thriller e le storie vere. Tuttavia leggo veramente di tutto.

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Re: La sedia vuota - Jeffery Deaver

Fin dal primo romanzo di Jeffery Deaver, sono stato conquistato dal personaggio di Lincoln Rhyme.
Non avrei mai immaginato che dopo “Il Collezionista di Ossa” potesse svilupparsi una serie così prolifica con protagonista Lincoln Rhyme che, come ho già accennato nella mia recensione di “Lo Scheletro che Balla”, si trova in una situazione piuttosto affine alla mia. Tuttavia, già dal secondo romanzo, ho dovuto rivedere le mie convinzioni.

“La Sedia Vuota”, terzo capitolo della saga, ha persino superato i suoi predecessori in termini di coinvolgimento e qualità narrativa.
A chi si domanda se sia necessario leggere i primi due volumi prima di affrontare questo, risponderei con un secco no, pur raccomandando caldamente di farlo, se non altro per familiarizzare con i due detective.
Non intendo rivelare alcun dettaglio decisivo della trama, ma posso affermare con fermezza che questo libro è un must per tutti gli appassionati di thriller e criminologia.
La prosa è impeccabile e avvincente ed il finale, wow, pazzesco!

Una ragazza cattiva - Alberto Beruffi

"Una ragazza cattiva" di Alberto Beruffi è un'opera avvincente di 442 pagine che ci catapulta in un intricato labirinto di mistero e nostalgia, tessendo abilmente un arazzo di riferimenti musicali e culturali degli anni '80.
Quanti ricordi anch’io con il Commodore…
La trama si dipana con fluidità, mantenendo il lettore incollato alle pagine, ansioso di scoprire il destino del protagonista, Mattia Manfredi, un musicista tormentato che si ritrova coinvolto in un'indagine su un omicidio inquietante. L'ambientazione, ricca di dettagli evocativi, trasmette un'atmosfera nostalgica e inquietante, con le pareti dell'autogrill ornate da poster d'epoca e l'eco di melodie che risuonano nel cuore della storia.

Tuttavia, nonostante la prosa raffinata e coinvolgente dell'autore, il personaggio di Pioggia appare talvolta statico, subendo gli eventi piuttosto che agire. Inoltre, alcune incongruenze temporali sollevano interrogativi sulla coerenza narrativa. Nonostante questi difetti, la penna di Beruffi è capace di trasportarci in un mondo vibrante e affascinante, dove la musica diventa un filo conduttore tra passato e presente. Un libro che, pur con qualche imperfezione, merita di essere letto per la sua capacità di evocare emozioni e riflessioni profonde.
Bella pure la copertina… Bravissimo!

Cime tempestose - Emily Bronte

"Cime tempestose" è un capolavoro della letteratura inglese del XIX secolo, scritto da Emily Brontë e pubblicato nel 1847. La storia è ambientata nelle brulle e affascinanti terre dello Yorkshire, con protagonisti indimenticabili come Heathcliff, Catherine Earnshaw e il signor Lockwood, il narratore che ci introduce a questa drammatica vicenda.

Il romanzo esplora temi di amore, vendetta e passione in un contesto di conflitti familiari e sociali. Personalmente, considero "Cime tempestose" uno dei miei 50 libri preferiti. La trasposizione cinematografica è ben fatta, pur discostandosi dal testo originale, come spesso accade. Consiglio vivamente a tutti di leggere questo libro di circa 400 pagine, che ho avuto il piacere di scoprire tanti anni fa e che ho riascoltato recentemente su Audible.
Assolutamente consigliato!

Igiene dell'assassino - Amelie Nothomb

Amélie Nothomb- Igiene dell'assassino

Buongiorno a tutti, mi è stato suggerito questo libro in commercio dal 1 gennaio 2008 console 175, pagine che si leggono tutto di un fiato o nel mio caso le si ascoltano come quasi sempre, grazie ad audible.
Lo catalogo un thriller dialogato come genere letterario.
Grottesco e bizzarro e ascoltato a lunghi tratti col sorriso sulla bocca, quindi, lo consiglio in quanto per me letteralmente geniale.

"Igiene dell'assassino" di Amélie Nothomb si presenta come un'opera intrigante, strutturata attorno a un'intervista che si trasforma in un'ardente disamina dei rapporti umani e dell'intelletto. Al centro della scena, troviamo Prétextat Tach, un ottuagenario premio Nobel per la letteratura, afflitto dalla temibile sindrome di Elzenveiverplatz, più comunemente nota come "cancro delle cartilagini". Con una sagacia affilata e un disprezzo evidente per l'inadeguatezza dei suoi interlocutori, Tach smantella le domande insipide dei giornalisti, i quali si rivelano privi di una reale comprensione della sua opera, spesso conosciuta solo attraverso superficiali riassunti.

Il confronto si intensifica con l'arrivo di Nina, una giornalista che, pur essendo considerata inferiore, riesce a svelare un segreto a lungo celato dallo scrittore, modificando le dinamiche del dialogo. La narrazione si discosta dalla mera trama per immergersi in riflessioni profonde su temi come la lettura, l'amore e la gentilezza, espressi con un'ironia intelligente e misurata tipica dell'autrice.

Nothomb esplora il concetto di oblio, definendolo un oceano su cui naviga una memoria fragile, capace di affondare in un istante. Gli uomini, vittime di un'apatia letale, dimenticano coloro che amano, riducendo la propria esistenza a un banale omicidio quotidiano delle emozioni. L'autrice introduce anche l’idea dei "lettori-rana", individui che scivolano sui testi senza afferrarne il senso profondo, sottolineando l'importanza di una lettura appassionata e coinvolgente. "Igiene dell'assassino" si rivela così un viaggio intellettuale, un invito a riflettere sull'essenza stessa della comunicazione e della memoria, rendendo l’opera di Nothomb un capolavoro di introspezione e critica sociale.

Ed ecco la trama:

Al premio Nobel per la letteratura Prétextat Tach restano solo due mesi di vita.
La stampa di tutto il mondo gli implora un'ultima intervista ma lo scrittore, feroce misantropo, si è chiuso da anni in un silenzio segreto. Solo cinque giornalisti riusciranno a incontrarlo. Dei primi quattro, il geniale romanziere si prenderà sadicamente gioco e con una dialettica in cui si mescolano logica e malafede riuscirà ad annientarli sia sul piano personale sia su quelloprofessionale. Il quinto invece, una donna, riuscirà a tenergli testa e avere la meglio su di lui: l'intervista diventerà interrogatorio e poi duello senza respiro. Ne verrà fuori, poco a poco, un ritratto di Prétextat Tach del tutto inedito.

La bambina senza nome - Carmen Mola

"La bambina senza nome. Il terzo caso dell'ispettrice Elena Blanco" di Carmen Mola è un'opera che si distingue nel panorama del thriller contemporaneo, un vero e proprio viaggio oscuro nell'animo umano e nelle sue più recondite paure. Dopo aver assaporato le intense trame de "La sposa di gitana" e "La rete porpora", le aspettative per questo nuovo romanzo erano alte, e Mola non delude.

La storia si dipana in una Madrid avvolta da un'atmosfera inquietante, dove la scomparsa di una giovane ragazza segna l'inizio di una spirale di eventi che travolge i protagonisti. La narrazione è caratterizzata da uno stile incisivo e avvincente, capace di catturare l'attenzione del lettore fin dalle prime pagine. La scrittura di Mola, frutto della collaborazione di tre autori, riesce a mescolare abilmente suspense e introspezione, creando personaggi complessi e sfaccettati.

Il ritmo della trama è incalzante, con colpi di scena che si susseguono senza tregua. Ogni capitolo rivela nuovi dettagli, mantenendo alta la tensione e spingendo il lettore a interrogarsi su cosa possa realmente accadere. La maestria di Mola nel costruire un'atmosfera di mistero è palpabile: ogni descrizione è ricca di particolari che evocano emozioni forti, rendendo il lettore partecipe della vicenda.

Uno degli elementi più affascinanti del romanzo è la profonda esplorazione delle relazioni umane. I legami tra i personaggi sono intricati e spesso segnati da segreti inconfessabili. La protagonista, in particolare, è un personaggio che evolve nel corso della narrazione, affrontando le proprie paure e i propri demoni interiori. La sua ricerca della verità diventa un percorso di crescita personale, che invita il lettore a riflettere sulle proprie esperienze.

Inoltre, "La bambina senza nome" affronta temi universali come la perdita, la speranza e la resilienza. Mola riesce a trasmettere un messaggio potente: anche nei momenti più bui, c'è sempre una luce che può guidarci verso la salvezza.

In conclusione, "La bambina senza nome" è un thriller avvincente che non solo intrattiene, ma invita anche alla riflessione. Un libro che si consiglia vivamente a chi ama le storie intense e coinvolgenti, perfetto per chi ha già apprezzato le precedenti opere di Carmen Mola e desidera immergersi in un'altra avventura mozzafiato.
400 pagine che sfoglierete come se non ci fosse un domani o 10 ore e 25 minuti se avrete modo di ascoltarlo con audible dalla voce di Ilaria Egitto. Non lasciatevelo sfuggire!

Mani nude - Paola Barbato

Mani nude
di Paola Barbato

Questo romanzo rappresenta il terzultimo tassello della produzione letteraria di Paola Barbato che mi resta da esplorare prima di poter affermare di averne completato la lettura. Il suo stile narrativo mi affascina profondamente. Ho avuto il piacere di fruirne attraverso Audible e ho faticato a distogliere l'attenzione, tanto è stato avvincente e, al contempo, carico di angoscia e momenti di insopportabile tensione. La trama si rivela coinvolgente, culminando in un finale del tutto inaspettato.

Grazie alla magistrale interpretazione di Pierpaolo Tesoro, mi sono ritrovato catapultato in un universo parallelo, un oscuro e sanguinario mondo criminale. La suspense è palpabile; sebbene non si tratti del capolavoro assoluto dell'autrice, che stimo profondamente, sono certo che i suoi estimatori non rimarranno delusi.

Essendo anche un appassionato di Dylan Dog, di cui Paola Barbato è una delle talentuose illustratrici e scrittrici, mentre ascolto le sue opere non posso fare a meno di pensare a Matteo Bussola, suo marito, altrettanto celebre e autore di numerosi volumi di genere differente.

Mi sento in dovere di raccomandare questo libro di 432 pagine, pubblicato nel febbraio del 2019, a tutti gli amanti del genere. Come sempre accade, ci saranno lettori che ne saranno entusiasti e altri che potrebbero non apprezzarlo; personalmente, non posso che esprimere un giudizio positivo su ogni sua opera. Infine, ma non per importanza, è fondamentale sottolineare che si tratta di una scrittrice italiana: sia lei che suo marito sono motivo di orgoglio per noi nel nostro piccolo.

Con Mani nude ha vinto il Premio Scerbanenco.
E non è poco!

Il gioco degli opposti - François Morlupi

Ho trovato il romanzo “Il gioco degli opposti” di François Morlupi, secondo capitolo della serie “Cinque di Monteverde”, un’opera straordinaria, capace di catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime righe. La mia lettura è stata così avvincente che l’ho completata in un solo respiro, ma solo dopo aver attentamente assimilato “Formule mortali”. Morlupi, autore di origine italo-francese, dimostra una maestria narrativa che affascina e coinvolge. Consiglio vivamente questo romanzo a tutti gli appassionati di gialli e noir intrisi di suspense, poiché rappresenta un’autentica esperienza letteraria che saprà soddisfare anche i lettori più esigenti.

Formule mortali - François Morlupi

**Formule Mortali: La Prima Indagine dei Cinque di Monteverde**
di François Morlupi

Con un'estensione di 400 pagine, questo capolavoro del giallo italiano si erge con orgoglio accanto ai più acclamati thriller internazionali.
È il primo tassello di una serie intrigante, e non posso far altro che bramare di immergermi, anzi, di lasciarmi avvolgere anche dagli altri titoli, fortunatamente disponibili anche su Audible.

Non sono certo se sarà l’ultimo libro che leggerò quest'anno, poiché il 2024 è ancora in corso, ma se così fosse, posso affermare con entusiasmo di aver concluso in grande stile con questo autore italo-francese che ho avuto il piacere di scoprire.

Ve lo consiglio con fervore! Non lasciatevelo sfuggire!

La collana - Matt Witten

Salve a tutti!
Perdonate la lungaggine ma che a mio avviso come altri numerosi testi la merita tutta.

Allora, sarebbero sufficienti le recensioni trovate nel web tuttavia qui sotto ne lascerò anche una mia…

Un agghiacciante sospetto che riemerge dal passato e s’insinua nella mente della protagonista, la tormentata corsa contro il tempo di una madre attraverso un’America che non ha mai risolto i suoi problemi con la giustizia: La collana è un thriller ricco di colpi di scena che terrà il lettore incollato alle pagine fino all’ultima, sconvolgente rivelazione.

«Veloce e teso come dovrebbe essere un grande thriller, ma anche pieno di calore e umanità. Compratelo oggi e leggetelo stasera!». - Lee Child

«Thelma & Louise incontra Il miglio verde in questo thriller unico e potente che segue il viaggio di una madre alla ricerca della verità». - Lisa Gardner
�«L’eroina coraggiosa e davvero indimenticabile di La collana mi ha catturato il cuore… Questa lettura appassionante rimarrà con voi per molto tempo dopo aver terminato l’ultima pagina». - Lee Goldberg

«La collana è una storia avvincente sulla ricerca di giustizia da parte di una madre. Sorprendente, propulsivo e toccante». - Meg Gardiner

Ed ecco le mie considerazioni…

Non so esattamente come inquadrare il genere di questo romanzo, che si legge con una rapidità sorprendente. Nel mio caso, l'ho ascoltato a una velocità accelerata, tanto è alta la suspense. Si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo che attraversa gli Stati Uniti, con motivazioni che si intrecciano e si evolvono. Non è un capolavoro, ma ha saputo catturare la mia attenzione, proprio come molti altri libri che affrontano tematiche come la pena di morte.

Ascoltarlo ad occhi chiusi è stato un po' come vedere un film, ma forse addirittura più coinvolgente…

Il tema della perdita di un figlio è straziante, innaturale; un'esperienza che nessun genitore dovrebbe mai affrontare. Eppure, accade. Che sia per malattia, incidente o la follia di un altro essere umano che decide di giocare a fare Dio, la vita di una giovane può essere spezzata in un attimo. È proprio ciò che accade alla figlia di Susan, vittima di questa follia.

La storia di Susan è segnata da un dolore inimmaginabile e da una famiglia distrutta. L'unica certezza che ha è che il colpevole pagherà con la propria vita per ciò che ha fatto. La giustizia umana si concretizza nella condanna a morte dell'assassino di Amy. Ma per Susan, cosa rappresenta? Vendetta o giustizia? Il suo tormento avrà finalmente fine?

Ecco il fulcro del thriller "La collana". Apparentemente, si tratta di una madre che assisterà all'esecuzione dell'assassino della figlia: un momento cruento ma necessario per chiudere una ferita e cercare di alleviare il suo immenso dolore.

Tuttavia, l'autore semina dubbi nella mente della protagonista: e se il vero colpevole fosse ancora libero? Il sospetto cresce e i ricordi di Susan vengono rivisitati con una nuova lucidità, privi di emozioni ma carichi di consapevolezza. Sembra quasi che Susan si risvegli da un incubo che non avrebbe mai voluto vivere, ma che ora appare più reale che mai.

Inizia così un nuovo viaggio: alla ricerca di una verità che sembra assurda e inquietante, quasi surreale. Paura e coraggio si alternano dentro di lei.

Witten è abile nel mescolare passato e presente, gestendo con maestria le emozioni della protagonista e intrecciando i suoi ricordi con dettagli che solo ora riesce a interpretare con saggezza.

La collana di Amy diventa il simbolo centrale della storia. Un oggetto smarrito che apparentemente incastra un innocente, ma che in realtà svela la verità e restituisce giustizia ad Amy, che l'ha attesa troppo a lungo.

"La collana" affronta il delicato tema della pena di morte e della vendetta, non per schierarsi da una parte o dall'altra, ma per celebrare il coraggio di scoprire la verità. È più giusto accettare la verità più comoda, quella che tutti approvano ma che presenta delle lacune, o è necessario andare oltre, esplorando la follia per rivelare una verità inconfutabile, senza temere pregiudizi o conseguenze?

Susan intraprende questo percorso.

Il dubbio riaccende in lei un dolore profondo e incontrollabile. Accettare lo status quo non riporterà Amy indietro né le darà la pace tanto desiderata; non le garantirà nemmeno la protezione del ricordo e della dignità della figlia.

Avere il coraggio di cambiare il destino potrebbe salvare altre vite innocenti.

Cosa conta di più? Apparire disperata o affrontare una serie di follie per un bene superiore? "La collana" di Matt Witten si distingue per il suo messaggio crudo e potente sull'umanità.

In conclusione, un romanzo che merita di esser letto o come ho già scritto, ascoltato.

Re: Cara Giulia - Gino Cecchettin

“Cara Giulia” di Gino Cecchettin è un libro che lascia il segno, un’opera toccante e profonda che invita alla riflessione e all’introspezione. È un testo che ogni lettore, e in particolare ogni uomo, dovrebbe avere l’opportunità di esplorare, indipendentemente dall’età. Cecchettin riesce a trasmettere con una sincerità disarmante le emozioni e le fragilità che caratterizzano il suo viaggio interiore, rendendo il lettore partecipe di un’esperienza umana autentica.

La scrittura di Cecchettin è genuina e vibrante; ogni parola sembra scaturire da un luogo profondo dell’anima, permettendo a chi legge di immaginare perfettamente lo stato d'animo dell’autore. La sua capacità di esprimere il dolore, la nostalgia e la ricerca di un senso in mezzo alla tempesta emotiva è qualcosa di raro e prezioso. “Cara Giulia” non è solo una lettera d’amore, ma un manifesto della vulnerabilità umana, un invito a confrontarsi con le proprie emozioni e a non temere di mostrarle.

Grazie, Gino Cecchettin, per la compostezza con la quale hai affrontato temi così delicati e per averci regalato una narrazione che risuona nel cuore. Questo libro è una guida per comprendere l’importanza dell’empatia e della connessione umana, un tesoro da condividere e custodire. Non posso che raccomandarlo a tutti: leggetelo, lasciatevi trasportare dalle parole e riflettete su ciò che significa amare e perdere.

Un ulteriore grazie all’attore William Angiuli che con la sua bellissima voce lo ha letto per audible. Grazie a lui, ma anche all’amica Giovanna Gorlani. Dato che l’ho ascoltato due volte.

La morte dipinta - Lisa Laffi

Salve a tutti,

È con piacere che vi parlo di un libro che mi ha colpito profondamente:
"La morte dipinta" di Lisa Laffi.

Artemisia porta un nome pesante e un segreto che le grava sull'anima, facendola sentire schiacciata. Nonostante abbia ottenuto un lavoro di prestigio a soli 34 anni, il suo stato d'animo la fa apparire ritirata, quasi desiderosa di scomparire nell'ombra. Si trova in una lotta continua contro un sistema tradizionale dominato da uomini che vedono con sospetto l'ascesa di una giovane donna al vertice di un museo famoso. Tuttavia, un fotografo, abile nel cogliere i dettagli, riesce a svelare la sua vera essenza.

Sebastian è ostinato e sfuggente, con segreti che non intende rivelare. Tra i due si sviluppa una vera battaglia per superare le reciproche riserve. Una situazione potenzialmente pericolosa li costringe a prendere decisioni che li immergeranno in una confusione ancora maggiore, annientando le poche certezze che avevano.

Intraprendono un viaggio verso l'ignoto, avvicinandosi a un killer che, dopo vent'anni, attende la sua vendetta.

Lo sfondo è rappresentato da due città: Milano, con la sua ricca storia, arte e bellezza, e Philadelphia, carica di ricordi, sia belli che dolorosi. Qui il passato riaffiora in modo travolgente, creando incertezze su ciò che è realmente accaduto tanto tempo fa. Vecchie e nuove alleanze si uniscono per scoprire il mistero che avvolge la vita di Artemisia e della sua famiglia, sollevando numerose domande senza risposta e rivelando molteplici interessi in gioco.

Ho trovato questo thriller davvero avvincente, specialmente dopo aver letto la saga di Caravaggio, dove nel terzo libro ho avuto l'opportunità di approfondire la protagonista di questo romanzo. Un buon thriller deve mantenere un equilibrio tra diversi elementi, come le prospettive delle vittime, delle forze dell'ordine e dei criminali, insieme a indizi, moventi e risvolti psicologici. Lisa Laffi ha saputo gestire tutto con grande chiarezza e fascino. La trama, ricca e in costante evoluzione, coinvolge il lettore in un viaggio condiviso con i vari personaggi. La storia si intreccia con la vita di artisti storici e le leggende che circondano le loro opere, facendo dell'arte un elemento centrale. Ho apprezzato molto le descrizioni vivide e l'attenzione ai dettagli psicologici.
Complimenti a Lisa Laffi (molto ferrata sull’Art che ha scritto tanti altri romanzi molto belli ed avvincenti),per la sua abilità narrativa e per i dettagli storici e legali. Consiglio vivamente questa lettura a chi ama il thriller e l'arte!

Buona lettura gente

Radici - Alex Haley

Un libro lungo certo, ma avvincente, che ci spinge, passo dopo passo, a sollevare la tenda polverosa del passato e guardare oltre il pulviscolo, per cogliere tutta l'intensità rinchiusa in certi eventi dimenticati o driblati perchè scomodi. Un storia vera, dove il dolore e l'ingiustizia segnano per sempre un uomo ma non lo piegano.
Lo stile è piacevolmente narrativo- descrittivo, non richiede sforzi intelletual/psicologici ma solo il silenzio dell'ascolto interiore.
Da leggere.

Caterina - Antonio Socci

Questo libro di Antonio Socci mi è piaciuto, molte persone, migliaia vivono ogni giorno la sofferenza sulla propria pelle.
Il libro è molto intenso, appassionante e diciamolo, che ha il dono della fede ha una marcia in più per poter affrontare certi problemi.
Finito di leggere proprio il giorno di Santa Caterina, bella coincidenza!

La verità della suora storta - Andrea Vitali

"La verità della suora storta" di Andrea Vitali non ha soddisfatto le mie aspettative. La trama, purtroppo, risulta poco coerente e pecca di originalità, con personaggi che mancano di profondità e sviluppo. La scrittura, sebbene scorrevole, si perde in descrizioni eccessive che non aggiungono valore alla narrazione. La commistione tra elementi gialli e toni leggeri non riesce a creare quel mix coinvolgente che ci si aspetta da un buon romanzo. Invece di emozionare, il libro finisce per essere prevedibile e poco avvincente. Purtroppo, non posso consigliarlo a chi cerca una lettura stimolante e ben congegnata.

Scacco alla regina - Mario Mazzanti

"Scacco alla regina" di Mario Mazzanti è un thriller avvincente che cattura il lettore sin dalle prime pagine. La storia ruota attorno a un serial killer che uccide per esercitare il suo potere, lasciando dietro di sé una scia di terrore e tre donne vittime di omicidi efferati. La trama si dipana attraverso la frenetica caccia all'assassino, dove la giornalista Greta e lo psichiatra Claps si trovano a confrontarsi con le tenebre della mente umana.

Mazzanti riesce a creare una suspense palpabile, mantenendo il lettore sulle spine mentre ogni mossa nella partita a scacchi tra il bene e il male si rivela cruciale. La scrittura è incisiva e le descrizioni vivide rendono ogni scena quasi cinematografica. La tensione cresce inesorabilmente, portando a un finale sorprendente che lascia senza fiato.

"Scacco alla regina" non è solo un thriller; è un'esplorazione delle ambizioni umane e delle conseguenze delle scelte fatte. Consigliato a chiunque ami un buon giallo, è un libro da non perdere!I

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