Re: App brescia per te biblioteche
5 mesi e ancora non funziona mmh
5 mesi e ancora non funziona mmh
Episodi, spezzoni di storie, flash, racconti a briglia sciolta della quotidianità vissuta al di qua del vecchio confine di Stato a Ponte Caffaro (chiamato il “Ponte degli Imperiali” perché fino al 1915 è stato linea di demarcazione fra l’impero austroungarico e l’Italia), in quella Valle del Chiese segnata, ancora a metà del secolo scorso, dalle vicende della Grande Guerra e dalla conflittualità fra gli abitanti dei borghi trentini (i “crucchi”) e quelli lombardi (i “tagliani”).
Tanti “quadri di vita”, raccolti e raccontati dall’autore valsabbino Dario Collio nel romanzo corale “I tagliani” (Marco Serra Tarantola Editore, 2022), il cui lungo sottotitolo sintetizza alla perfezione il contenuto di questo piacevole libro: “Quadri di vita sotto il ‘Ponte degli Imperiali’ quando in Trentino sbarravano il Chiese e i fantasmi della Bassa rubavano il lago d’Idro”.
Trovate qui la recensione completa di Brescia si legge: https://www.bresciasilegge.it/quadri-di-vita-sotto-il-ponte-degli-imperiali/
Piacevole romanzo da ombrellone
“Brescia insolita e segreta” è una guida tutta particolare a Brescia e provincia, come del resto il titolo stesso annuncia. In 336 pagine ricche di notizie e suggerimenti, gli autori Emanuele Roncalli e Sandra Morelli guidano il lettore a scoprire gli aspetti poco, o per nulla noti, della Leonessa, riuscendo a soddisfare la curiosità di turisti e Bresciani su mille dettagli o situazioni che, magari, ci è capitato qualche volta di notare, senza mai darci peso.
Ad esempio, a cosa servivano quelle recinzioni in ferro battuto, semicircolari, che si trovano agli angoli di antichi palazzi o di chiese della città? Erano i cosiddetti “pissabraghe” o “pissotte”, che avevano la funzione di impedire ai passanti di avvicinarsi agli angoli nascosti per espletare i propri bisogni. Perché Vicolo dell’Inganno si chiama così? Cosa ci fa la statua dorata di un bue sospesa all’angolo fra Via Trieste e Via Agostino Gallo?
Il volume “Brescia insolita e segreta” si aggiunge a una collana che, secondo il progetto delle Edizioni Jonglez, da quasi vent’anni si occupa di svelare i misteri delle principali città d’Italia e del mondo con delle guide “scritte dagli abitanti”. L’autore Emanuele Roncalli, giornalista bergamasco, già autore nel 2018 del volume “Bergamo insolita e segreta”, è qui affiancato dalla competenza di Sandra Morelli, guida turistica abilitata per Brescia e provincia e presidente dell’Associazione culturale Arnaldo da Brescia.
Il volumetto, leggero e tascabile, è strutturato in una serie di brevi schede, gradevoli dal punto di vista grafico, precise e chiare nell’esposizione, corredate riccamente dalle immagini fotografiche di Wolfgang Moroder. La prima sezione è dedicata alla scoperta della città, dal centro alle zone periferiche e limitrofe, per poi affrontare, nell’ordine, Val Trompia, Franciacorta e lago d’Iseo, Val Camonica e Lago di Garda. Chiude la guida un praticissimo indice alfabetico relativo a cose e luoghi notevoli, perfetto per recuperare in fretta le informazioni che si stanno cercando.
Trovate qui la recensione completa di Brescia si legge: https://www.bresciasilegge.it/brescia-insolita-e-segreta-emanuele-roncalli-sandra-morelli/
La profondità fatta leggerezza.
Bellissimo
RECENSIONE CORALE A CURA DE “I MISERALIBRI – GRUPPO DI LETTURA BIBLIOTECA DI CHIARI” – LIBRO III
Terzo incontro del nostro Classico del 2023.
La visita alla mostra di “Guerra e pace” continua, anche se qualche lettrice è rimasta indietro alle sale precedenti, come la sottoscritta e un'altra partecipante. Altre hanno cercato di attirarle verso le nuove sale, come qualcuna che ride della presa in giro di Napoleone (ora giallo, grasso e con l’aspetto di un quarantenne scapolo) o che chiama Mosca una “città calviniana”, in quanto viene descritta da Tolstoj come mitica, opulenta irraggiungibile; una madre per i russi e un’affascinante donna orientale per tutti gli altri.
La suspence sulla sorte del principe Andrej potrebbe essere un buon motivo per riprendere la lettura: sarà morto davvero? Questo libro ha lasciato qualcuno con qualche dubbio, oltre che con la sorpresa di averlo “scavallato” senza così troppa fatica. Le numerose parti sulla guerra hanno richiesto più attenzione rispetto a quelle romanzate, però la vicenda è risultata comunque scorrevole. Secondo una partecipante, a costituire il valore aggiunto di “Guerra e pace” sono tutti gli intermezzi e le digressioni di Tolstoj (come la riflessione sul secondo paradosso di Zenone), mentre un'altra ne ha apprezzato l’ironia sottile e intelligente. C'è chi ha osservato come i generali e i comandanti formulino teorie e progettino i loro piani in tutti i dettagli, ma poi vengano smontati in un lampo per pura fatalità. Ed è proprio questa fatalità che si collega alla provvidenza manzoniana de “I promessi sposi”: il libero arbitrio non esiste; le decisioni delle persone sono connesse a tutto il corso della storia e sono predeterminate da un tempo interno.
Sarà davvero così? Non ci resta che avviarci verso l’ultima, risolutiva, sala…
Giallo simpatico, ma non entusiasmante. Finale un pò approssimativo, senza grandi colpi di scena.
Non fatevi intimorire dalla grandezza pk c' è scritto poco dentro
È la storia di Nina, una bambina abbandonata in orfanotrofio nell'immediato dopoguerra. Fino all'età di 18 anni l'orfanotrofio sarà tutto il suo mondo e lì si costruiranno i pochi suoi affetti. Uscita dalle pesanti mura Nina imparerà a credere negli altri e ,soprattutto, in se stessa. A me il romanzo è piaciuto moltissimo e mi ha permesso di conoscere Simona Baldelli che con quest'opera ha vinto il premio "Donna scrittrice" edizione 2023.
Bravissima scrittrice, ottime descrizioni delle Gorgoni, credo abbia puntato più sulle sensazioni dei protagonisti che sugli eventi in sé. In ogni caso mi e' piaciuto, come del resto tutti i suoi libri
Fare del nostro meglio a volte non basta